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Il Napoli ha alzato un bunker in difesa: 6 volte imbattuta nelle ultime 8 gare

admin
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Il Napoli continua a collezionare vittorie pesanti, mostrando una certa concretezza e mantenendo la porta inviolata. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport esalta un meccanismo quasi perfetto di questa squadra, che ha nell’estrosità del proprio allenatore la sintesi di quest’avvio di stagione. L’ultima novità è rappresentata dall’evoluzione del reparto difensivo: le ultime reti subite risalgono allo scontro diretto dell’Allianz Stadium, a fine settembre. Da quel momento, è stato alzato un vero bunker davanti ai portieri. Sia Ospina sia Karnezis, che Ancelotti continua ad alternare, hanno trovato nei compagni di reparto una copertura sufficiente che garantisce loro una maggiore tranquillità.
Ha impiegato giusto tre partite, l’allenatore napoletano, per capire che il 4-3-3 non soddisfaceva le sue esigenze, ci sarebbe voluta una mediana più compatta per evitare di lasciare spazi agli avversari. E così, dopo la batosta di Genova (3-0 rimediato dalla Sampdoria), è arrivata la svolta tattica.

Il 4-3-3 è finito nel dimenticatoio per fare spazio a un più funzionale 4-4-2 che ha avuto anche la finalità di avvicinare di più Lorenzo Insigne al centro dell’area avversaria, permettendogli di concludere con maggiore continuità: non è casuale se oggi è proprio l’attaccante della Nazionale il capocannoniere della squadra con 6 reti all’attivo. Il cambiamento dello schema, dunque, ha rivoluzionato un po’ le antiche abitudini e, ancora di più, ha riportato Marek Hamsik nel ruolo di interno, sottraendolo alla posizione di metodista che gli ha creato più di qualche problema. D’altra parte, sul piano tecnico c’è poco da contestare, perché le qualità del capitano sono inattaccabili. Ma sulla posizione s’è capito che, difficilmente, potrà sostenerla in seguito.
Il centrocampo a 4, in ogni modo, ha restituito più fisicità in mezzo al campo, Allan e Hamsik possono contare anche sul lavoro di copertura che assicurano Callejon a destra e Zielinski a sinistra, soprattutto nella fase passiva, quando c’è da contrastare l’offensiva avversaria. È in questo caso che Albiol e Koulibaly capitalizzano al massimo il contributo dei centrocampisti che arrivano a difendere fin dentro l’area. Una condizione che sta permettendo a Ospina e Karnezis di tenere spesso la porta inviolata. Questo nonostante l’alternanza tra i pali. A Udine ha giocato Karnezis perchè Opina è tornato tardi dalla Nazionale, ma il colombiano tornerà tra i pali a Parigi in Champions.
Nelle ultime otto gare il Napoli ha subito appena quattro reti (tre incassate soltanto nello scontro diretto) restando imbattuto in sei gare.
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