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De Laurentiis: “Lo Scudetto? Preferisco la Champions: mi fa fatturare di più. A parte Maradona…”

admin
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Aurelio De Laurentiis ha rimarcato la crescita della SSC Napoli ribadendo, ancora una volta, il concetto della mancanza di risultati concreti nella storia del club, a parte l’era Maradona: “Il Napoli certi riconoscimenti non li ha avuti solo dall’Eca, ma anche da un gruppo di studiosi olandesi: hanno verificato che in Europa siamo stati la squadra più cresciuta negli ultimi 10 anni in termini di valorizzazione complessiva del club. Vuol dire che abbiamo lavorato bene se siamo stati considerati avanti all’Inter e al Milan. Il Napoli, a parte gli anni di Maradona, mi sembra che non abbia avuto grandi risultati. E prima del mio arrivo andava talmente male da essere fallito. Noi abbiamo creato una gestione virtuosa e l’abbiamo fatta crescere sempre di più. Non mi dimentico che alla fine del primo anno di A eravamo al 525° posto del ranking Uefa e ora ci barcameniamo tra il 13° e il 17°.

Sullo Scudetto perso l’anno scorso: “È stata una bella galoppata… Non abbiamo vinto degli scudetti, ma uno prima di riuscirci si deve rafforzare e fortificare. E pensare che io non ho neppure uno stadio “vero” dove giocare. Una cosa ridicola…”.

«Penso che sia molto importante aumentare la competitività del proprio club e per poterlo fare bisogna aumentare il fatturato – dice ADL – Come si fa? Arrivando il più lontano possibile, e magari vincendo, una delle due coppe europee. Meglio se la Champions. Il vero obiettivo è questo. Poi se uno riesce anche a conquistare lo scudetto… Lo scudetto però passa da molte più partite: in Serie A sono 38 contro le 13 della Champions. A Napoli esiste il grande sentimento della cabala. Come fai a non pensare di poter vincere lo scudetto? Devi assolutamente credere di potercela fare. Però razionalizzando il processo dico: vincere il tricolore non mi fa fatturare di più; vincere la Champions invece mi fa fatturare di più e mi consente di acquistare giocatori più importanti per il Napoli. Questo però non vuol dire che io non voglia vincere lo scudetto».

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