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Ancelotti ha puntato tutto su Milik: per il bomber polacco non esiste turn-over

admin
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Ancelotti ha dato l’impressione di sapere sempre quello che fa e soprattutto quello che vuole. Non è certo per caso che si arriva ad alzare tre Champions (con due squadre diverse: Milan e Real Madrid) e a diventare l’allenatore italiano più vincente d’Europa. Carletto è un punto di riferimento per molti giocatori, così come molti giocatori sono un punto di riferimento per lui. Nel Napoli, ad esempio, c’è un gigante polacco che ha impiegato poco meno di una settimana a convincere l’allenatore di essere lui l’uomo giusto al posto giusto.

Dei sei uomini d’attacco a disposizione di Ancelotti, infatti, Arek Milik è l’unico a potersi vantare di essere stato schierato sempre titolare e sempre per 90′. Più forte del turnover.

Mai un dubbio, mai una sostituzione: il numero 99, come un golf blu, non passa mai di moda. Se il partner d’attacco è Insigne, Mertens, Callejon, Ounas o Verdi, nessuna fa differenza: il totem offensivo è il polacco. D’altra parte Ancelotti è uno che storicamente ha fatto girare tutto il suo gioco d’attacco attorno ad una punta centrale. Lewandowski al Bayern Monaco, Cristiano Rondalo o Benzema al Real Madrid, Cavani o Ibra al Psg. Insomma, dategli una prima punta e vi solleverà il mondo (o più calcisticamente, un trofeo).

Fonte: Il Mattino

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