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Mancini: “Pochi italiani, ci affidiamo ai giovani ma giocano poco. Su Buffon e De Rossi…”

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“LNations League è importante, meglio delle amichevoli, il nostro obiettivo è giocarla bene e vincere il gruppo”: sono le parole del CT Mancini nel primo giorno di raduno a Coverciano in vista dell’esordio di venerdì al “Dall’Ara” di Bologna contro la Polonia. “La stagione si era conclusa meglio, quasi tutti giocavano – ha spiegato il coach azzurro – In questo inizio qualcuno ha giocato poco ma essendo giocatori di qualità recupereranno. Mai ci sono stati così pochi italiani, però dobbiamo cercarli e trovarli e per questo abbiamo chiamato giocatori più giovani per vederli e capire cosa possono darci in futuro”.

“Certi giovani che stanno in panchina sono più bravi di alcuni stranieri che giocano titolari. Dobbiamo cercare delle soluzioni, e crediamo sia cosa buona e utile convocare qualche giocatore in più per farli ambientare in Nazionale”

Pellegrini in questo momento è in panchina, Cristante gioca poco. La speranza è che giocatori così possano trovare spazio nel prosieguo del campionato. All’estero i giovani giocano, non si fanno problemi se commettono errori e dopo dieci partite restano in prima squadra.

“Sono molto fiducioso, sono giocatori che hanno qualità tecniche e fisiche per fare una buona squadra. E sono curioso di vederli in Nations League, in partite più solide delle amichevoli dove sono in palio i tre punti. Se ho pensato a De Rossi? Ci ho parlato, fa parte di quei giocatori esperti che potremmo chiamare per le qualificazioni. È a disposizione, la cosa non gli crea problemi. Anzi è contento. Non c’è bisogno di vederlo e può giocare le partite decisive. Buffon? Il discorso vale anche per lui e per tutti quelli che giocano, anche se il nostro focus è su chi c’è adesso e chi potrà esserci il prossimo anno”.

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“La Juventus dimostra di essere ancora la più forte. Siamo all’inizio e le cose possono cambiare radicalmente in futuro. Le seconde squadre? Possono aiutare, chi non gioca nella prima può giocare nella seconda a certi livelli” ha concluso il CT azzurro.

Fonte: Il Corriere dello Sport

 

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