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DAZN, l’azienda ha investito poco sui server: i motivi di un inizio flop

admin
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DAZN, al centro delle polemiche e dell’inchiesta portata avanti dall’Antitrust. Insomma, non proprio un bel bigliettino da visita per la prima piattaforma di calcio in streaming.

DAZN, la piattaforma ha investito poco sui server

Molti sono state le lamentele dei tifosi nelle prime due giornate di campionato che hanno più volte lamentato la scarsa qualità del servizio. A quanto pare però, nessuna novità per i vertici dell’azienda, che avevano previsto tutto fin dall’inizio.

Ha giocato al ribasso il gruppo Perform, e le polemiche degli utenti italiani non sono affatto una sorpresa. La strategia dell’azienda, infatti, è stata quella di risparmiare il più possibile sui server. Secondo una fonte molto vicina agli ingegneri di DAZN, non c’è alcuna differenza tra la tecnologia di streaming offerta dalla piattaforma e quella di un video di un utente qualsiasi su Facebook. Parole grosse che faranno infuriare ancora di più i circa 700 mila iscritti che hanno iniziato il mese di prova con l’app, con l’intenzione di voler poi quasi certamente continuare la visione a 9,99 euro al mese.

Sempre secondo voci di corridoio, DAZN ha stipulato un rapporto ordinario con Telecom, quindi molto economico, e per questo motivo anche decisamente modesto a livello qualitativo. Inoltre, la filiera di cdn Akamai per la distribuzione dei dati al cliente via server sembra altrettanto modesta, per usare un eufemismo. Si è giocato al risparmio offrendo lo stretto indispensabile per seguire l’andamento della partita. Non ci resta che sperare che il gruppo Perform decida di ampliare la propria proposta tecnologia riuscendo in tal guisa ad offrire anche una qualità più elevata.

Infine, ecco ricapitolati i dispositivi abilitati alla visione di DAZN:

Amazon Fire TV Stick,
Android TV,
Apple TV,
Google Chromecast,
LG TV,
Panasonic TV,
Samsung TV,
Sony TV
iPhone,
iPad,
smartphone e tablet Android
Xbox One
PlayStation 4

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