Napoli-Milan è l’emozionante sfida tra Carlo Ancelotti e Gennarino Gattuso, due uomini di calcio che hanno vissuto 8 anni insieme (dal 2001 al 2009) un rapporto che è andato al di là della semplice relazione tra allenatore e calciatore. Ieri in conferenza stampa hanno utilizzato entrambi parole al miele. Il primo a cominciare è stato il tecnico del Milan, un tempo leader in campo di Carletto in rossonero: “Per me è stato più di un allenatore. Lui è il maestro, io ancora devo mangiare pasta asciutta. E non vi nego che l’ho chiamato nei momenti più difficili. Quello che mi ha colpito più di lui era la semplicità: si comportava come Nereo Rocco. Da quando ho smesso non ho mai sentito un calciatore parlare male di Carlo. Perchè lui aveva grande coerenza, ti parlava faccia a faccia, semplice e tranquillo. In questo è stato un maestro ed è lui che ci ha fatto fare il salto di qualità”.
Ancelotti ha poi proseguito: “Non è maestro contro allievo, altrimenti mi sentirei vecchio. Diciamo che molti di quel gruppo stanno allenando e per me è motivo di soddisfazione. Vuol dire che ho lasciato in loro qualcosa di positivo. Loro, quand’erano giocatori, hanno dato tanto a me e spero che Gattuso non mi tolga molto da allenatore”.
Cosa hanno vinto insieme Ancelotti e Gattuso? Uno Scudetto, una Coppa Italia, due Champions, un Mondiale per club, due Supercoppe italiane e due Supercoppe europee oltre a 131 partite vinte su 221 in A e 35 su 60 in Coppa Campioni.
In occasione dei suoi 40 anni, Ancelotti scrisse una lettera indirizzata a Gattuso e pubblicata dalla Gazzetta dello Sport: