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Napoli-Milan è Ancelotti contro Leonardo, con lo strascico di Parigi: “Pensavo fosse un amico”

admin
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Napoli-Milan è una partita che ha tante cose assieme all’interno. Oltre al campo c’è anche dell’altro, basta andare a rileggere un po’ il passato recente, per scoprire che varrà, varrebbe la pena riuscire ad intrufolarsi negli spogliatoi, per capire cosa accadrà tra Ancelotti e Leonardo quando si incroceranno. L’edizione odierna del Corriere dello Sport rievoca un episodio che accadde tra i due quando condividevano l’esperienza al Paris Saint-Germain. Magari non sarà rimasto niente in entrambi di quell’epoca, il tempo è un galantuomo e finisce per rattoppare le divergenze, o forse varrà il contrario, perché a volte dimenticare sa di affronto verso se stesso. Però ci sarà un istante, che sia breve oppure lunghissimo, che andrebbe vissuto, per custodirlo ancora, come quel fotogramma della memoria che Carlo Ancelotti, nella sua terza fatica letteraria, e che ha fatto appena due anni fa, riattraversando la Senna, gli Champs-Elysees, e quella ferita parigina rimasta lì, a bruciar nella carne.

Carletto svelò che il dirigente rossonero al Psg stava per cacciarlo: «Pensavo che fosse un amico. Non mi diede spiegazioni».

“Non sentivo più l’appoggio del club – disse Ancelotti in un’intervista a Il Giornale – cosa che mi metteva in una posizione insostenibile, soprattutto in un progetto di lunga prospettiva come quello, e così anticipai a Leonardo che a fine stagione sarei andato via. Leonardo era mio amico, o almeno così avevo creduto, eppure non mi diede nessuna vera spiegazione del perché mi avessero trattato in quel modo. Ero sorpreso, una cosa del genere non dovrebbe accadere, nel calcio come in qualsiasi altro contesto. Se vuoi licenziare qualcuno, licenzialo. Non dirgli che se perderà allora lo licenzierai”.

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