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ADL: “Napoli più forte: la garanzia è Ancelotti. Offrii 60 milioni per Alisson”

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Aurelio De Laurentiis al Corriere dello Sport parla dell’inizio del campionato ormai alle porte, della grande fiducia che ripone nel Napoli di Ancelotti, considerato più forte di quello di Sarri, e fa una rivelazione: “Offrii 60 milioni per Alisson, ma un uccellino mi ha detto che Roma e Liverpool hanno lo stesso proprietario…”. Le solite “aureliate”. Queste le sue parole: “Era difficile poter continuare, dopo il triennio con Sarri. Io a maggio mi ero già mosso, ricordandomi che c’era Ancelotti libero. E Carlo si è sentito gratificato dalla mia richiesta. Mi ha colpito la sua voglia di tornare ad allenare in un torneo che sta tornando ad essere competitivo con i migliori campionati d’Europa. Faccio mia una frase di Carlo: non siamo qua per pettinar le bambole. Io sono un sostenitore di Ancelotti, non gli metto ansia, so che avrà bisogno di tempo ma che i tifosi smaniano, vogliono vincere: vogliamo vincere anche noi ma servirà pazienza”.

De Laurentiis ha mai più sentito Sarri: “No, mai. Mi chiamò la moglie per perorare la causa del marito quando lo tenevo bloccato e io le ho detto che avrei avuto bisogno delle garanzie sue e del Chelsea affinchè non si avvicinassero ai calciatori del Napoli”.

ADL spiega cosa ha chiesto ad Ancelotti: “Ho chiesto ad Ancelotti che si faccia reciprocamente tesoro di questi ultimi anni nei quali il valore del Napoli è cresciuto incessantemente. Potevamo decidere di cambiare, ma poi ci sarebbero voluti due o tre anni per riprodurre un ciclo. Ancelotti mi ha detto che preferisce adattarsi lui a questa squadra. Serve comprensione e bisognerà mettere da parte qualsiasi volontà critica. La figura di Ancelotti è garanzia. Questo è il Napoli dei 91 punti con qualche pedina in più, non abbiamo ceduto quasi nessuno, abbiamo confermato i protagonisti del progetto, tra cui Koulibaly, la cui permanenza ci costerà quanto un acquisto. Con Ancelotti giocheranno tutti e a fine stagione avremo un quadro completo del valore di ciascuno”.

De Laurentiis non vuole ascoltare critiche: “Qualcuno ha distorto certe mie considerazioni. Si è montata una storia tra me e Napoli che non sta in piedi, mentre invece il mio riferimento era e rimane verso una minoranza: è vero che c’è uno scontro con le schiere più estreme della tifoseria dello stadio, ma vi siete mai chiesti come mai siano comparsi certi striscioni contro di me quando eravamo ancora in ritardo? Io una domanda me la porrei”.

La Juve un colosso e le altre si sono rinforzate: «E noi siamo gli stessi per il 90%, mentre tutte le altre hanno completamente cambiato pelle. La Juventus ha tirato la volata attraendo attenzioni sul calcio italiano e movimentando anche il mercato delle altre. So che l’Inter si è rafforzata, che il Milan mi fa paura perché Gattuso la scorsa stagione ha studiato il calcio di Sarri, ma sarà il campo a parlare. La Roma è stata smontata e rimontata, non saprei valutarla: io Alisson non lo avrei dato via neanche per 100 milioni, per lui ne avevo offerti 60 e non hanno voluto cedermelo… Ma poi capii che sarebbe andato al Liverpool…».

Quale fu l’indizio? «Io ho sempre il dubbio che il vero proprietario del Liverpool sia anche quello della Roma, un uccellino me lo ha detto nell’orecchio qualche anno fa. E se fosse così – cioè con una proprietà condivisa – non potrebbero fare la Champions».
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