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De Laurentiis si presenta a Bari: “Qui ci sarà mio figlio Luigi. Nessuna commistione col Napoli”

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Aurelio De Laurentiis si presenta a Bari quale nuovo presidente del club. Nella sala consiliare del Comune del capoluogo pugliese, il Sindaco Antonio Decaro fa gli onori di casa presentando il nuovo patron dei Galletti che ha rilevato per 3 milioni il titolo sportivo assegnatogli dal primo cittadino. Ad accompagnare il patron del Napoli l’avvocato di fiducia Mattia Grassani, che ha curato tutta la vicenda dell’acquisizione, e Guido Baldari, il capo ufficio stampa del Napoli a cui dovrebbe essere affidata la fase di iniziazione del nuovo ufficio stampa del club pugliese.

“Oggi consegniamo il titolo sportivo del Bari alla Filmauro e ad Aurelio De Laurentiis – le parole del Sindaco Antonio Decaro – Mi sono state chieste tre cose: competenza, e questa Aurelio la porta con se; trasparenza, e lui ha deciso di presentarsi direttamente, senza intermediari; rispetto, e questo, presidente, te lo chiedo personalmente. Proveremo ad iscriverci ad un campionato superiore, seguendo le regole. Ma in ogni caso noi chiediamo esclusivamente rispetto”.

“Ringrazio il Sindaco e tutta la città di Bari – le prime parole di De Laurentiis – Io dall’età di 19 anni ho iniziato il mio percorso  nel cinema ed a 25 anni ho iniziato il mio percorso come produttore. Poi ho pensato che cinema e calcio potevano convivere, e mi sono avvicinato al Napoli in una situazione identica a questa con una società fallita. Ho fatto due anni di Serie C, uno di B, e poi è stata una cavalcata fortissima, con diversi anni continuativamente in Europa. Gli olandesi ci hanno definito la società che è cresciuta di più al mondo. Ero in ritiro a Dimaro, quando mi si presentò questa possibilità. Ho detto subito che io non potevo fare una commistione fra Napoli e Bari. Entrambe le squadre hanno la loro storia che va rispettata, io ho provato a garantire le competenze e la solidità economica. Vogliamo creare un sodalizio fra città e tifosi”.

De Laurentiis sul Bari: “Il Bari ha una storia molto lunga, ed in questi 110 anni ci sono stati periodi belli e meno belli. Dobbiamo fare una lunga cavalcata per tornare in Serie A, dobbiamo fare dei cambiamenti per far sì che si possano avere due squadre in massima serie. Il percorso sarà duro e difficile perchè abbiamo dei competitor, ma siamo abituati a non avere tutti dalla nostra parte, ma io sono un guerriero”.

De Laurentiis annuncia l’ex Milan Filippo Galli alla guida del vivaio e il figlio Luigi alla guida del club.

“Credo che noi ci metteremo la nostra competenza calcistica, però sempre svincolata dal discorso Napoli. Bari non sarà mai un’appendice del Napoli, per questo ho chiamato mio figlio Luigi, dopo un pò di discussioni, perchè lui non si è mai occupato di calcio, ad occuparsi della squadra barese, per far sì che io, anche inconsciamente, possa decidere per Napoli, essendoci da più tempo. L’ho chiamato e l’ho convinto: ha accettato con grande passione. La famiglia De Laurentiis ci ha messo la faccia in prima persona”.

De Laurentiis sulla crescita del Sud: “Ho pensato al Bari poichè sono un grande sostenitore del Sud, non per fare la guerra al Nord, ma per creare un polo e unire Campania, Basilicata, Puglia e la parte della Sicilia disunita dal ponte. Se ci pensate basterebbero una decina di miliardi di euro: un campionato europeo delle maggiori leghe”.

Sulle reazioni da Napoli: “Stamattina tutti erano arrabbiati con me, ma mi hanno fatto anche tanti complimenti, mandando in tilt il telefono. Gli striscioni contro di me? Dallo studio della Nielsen risulta che i veri tifosi sono 40 milioni mentre 120 sono i sostenitori. Non posso preoccuparmi dei dissidenti che non condividono, fin dall’inizio, le mie modalità di lavoro. Hanno un concetto di possesso del club che si è modificato negli anni. Non voglio essere polemico ma magari c’è qualche politico che vuole quegli striscioni (riferimento a De Magistris? ndr)”.

ADL infuriato con la Lega Serie A: ”In Lega manca la scelta di un’amministratore delegato e di modificare quei campionati che non si possono più supportare a 20 squadre. Sono contrario alle seconde squadre, scelta che serve solo alle Juve, per piazzare i suoi 45 giocatori in più. Fare l’Under 23 per me sarebbe più utile, avri abolito la Primavera visto che l’anno scorso stavo anche retrocedendo se non avessi dirottato Ounas. Io avrei potuto parcheggiare i vari Rog, Diawara, facendoli giocare e non mi fate ricordare quanto accaduto nella scorsa stagione con giocatori non utilizzati col rischio di vederli non solo patrimonialmente svalutati ma anche con ridotta capacità reattiva e psicologica. Un’altra stupidata è il limite agli extra-comunitari, quel tappo di Tavecchio ci ha fatto uscire dal mondiale, Belgio e Portogallo sono forti come nazionali senza questi limiti. Avrei voluto acquistare un club proprio in uno di questi due Paesi, poi mi sono detto ma perchè non prendere una al sud e rilanciare l’idea della rivoluzione sudista nel calcio con risvolti politici? Ho già il Napoli e così col Bari potremmo concretizzare tale idea. E’ importante dare una mano a questi territori con il contributo dell’imprenditoria. Il sud ha delle potenzialità inespresse: qui ci sono delle pepite d’oro sottoterra ma nessuno ha voglia di tirarle fuori”.

Alla domanda se la voce che voleva Reja a Bari fosse vera o falsa, risponde così: ”Vero e falsa, volevo metterlo come supervisore del settore giovanile a Napoli. Ieri l’ho chiamato per dirgli di poterlo metterlo ad allenare il Bari, ma lui ha detto di non voler più allenare, però oggi ci dobbiamo risentire. Ho già le alternative, ma dipende dalla categoria in cui giocheremo”.

De Laurentiis racconta un altro retroscena: “Ho buttato giù dal letto Giuntoli alle 6:45 e gli ho detto “lo sai, mi hanno assegnato il Bari”. Sembravamo due ubriache, lo ho visto biascicare. Ho depistato tutti in ritiro dicendo “e se comprassi il Cesena?”. Col Bari c’era un discorso solo tra me e il Sindaco. Perchè SSC Bari? Mi è parso così normale, non ci avevo neanche pensato alla denominazione. Sarà perchè firmo sempre come SSC Napoli. Amichevole Napoli-Bari? Per i napoletani sarei un traditore, per i baresi un opportunista”.

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