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Napoli, a Dimaro i Millennials Gaetano e Mezzoni: ecco chi sono

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Nell’elenco dei primi convocati da Carlo Ancelotti per il ritiro di Dimaro figurano anche due calciatori della Primavera: Francesco Mezzoni e Gianluca Gaetano. Entrambi sono nati nel 2000, ricoprono ruoli diversi e hanno una differente storia calcistica. Il primo non ha svolto tutta la trafila nel settore giovanile azzurro, ma è stato acquistato dal Carpi la scorsa estate dopo che la società emiliana – dati gli ottimi rapporti col Napoli per la presenza dell’ex ds Giuntoli – l’aveva già “prestato” al Napoli in occasione del Viareggio del 2017.

Esterno di piede destro, ben strutturato fisicamente e abile in velocità, Mezzoni è un’ala offensiva che ha grandi doti atletiche ma deve crescere in quelle puramente tecniche. Va lanciato in profondità, un po’ come accadeva per il primo Maggio, mentre fatica nella costruzione della manovra. Con Saurini giocava esterno offensivo d’attacco, con Beoni ha spesso svolto il ruolo di terzino di una difesa a cinque (scalava in fase passiva, avanzando a centrocampo in quella attiva).

In questa stagione, durante la quale s’è spesso allenato in prima squadra a Castel Volturno, ha disputato 37 presenze con 2 gol in campionato

Il secondo ha talento, fantasia e personalità che arricchiscono il suo l’identikit. Lui sì, che è cresciuto nel settore giovanile azzurro (come il fratello Felice, classe ’96), stupendo tutti sin da piccolo. Goleador tra Giovanissimi e Allievi, consacratosi (quest’anno) anche in Primavera. In totale 17 gol stagionali, di cui 14 in campionato: nessuno come lui, in termini realizzativi. Bomber del Napoli, Gaetano è un centrocampista offensivo o, volendo, un attaccante universale che gioca a tutto campo: mezzala, esterno, trequartista ed anche prima punta.

Usa entrambi i piedi, gioca a testa alta, tra le linee, disegna calcio, inventa assist e vede la porta come pochi. Con Beoni la svolta tattica: baricentro medio più basso, per il Napoli, e Gaetano s’è divertito ad illuminare la manovra, tra le linee, spesso imprendibile in contropiede e autore di gol deliziosi. Come contro l’Atalanta, dribblando tutti e beffando di tacco il portiere. La prima convocazione a Dimaro Folgarida è la conferma di doti da predestinato.

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