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Mondiali Russia 2018, Girone H: una Polonia “italiana” contende il primato alla Colombia. Senegal e Giappone ci provano

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IMondiali di Russia 2018 stanno per cominciare. Rassegna iridata che dopo 60 anni non vedrà la partecipazione dell’Italia ma che resta la più importante e la più seguita manifestazione calcistica di tutto il mondo. Per la prima volta si tiene in Russia, in un Paese che unisce l’Europa con l’Asia e partirà il 14 Giugno per poi concludersi il 15 Luglio con la finale in programma allo stadio Luzniki di Mosca. Ecco gli otto gironi presentati uno ad uno con tutte i protagonisti e le curiosità delle 32 formazioni partecipanti. Il Girone H è quello in cui regna l’equilibrio: tra Colombia, Senegal, Polonia e Giappone non c’è qualcuna che prevale nettamente sulle altre.

Girone H: Colombia

Per sei undicesimi la Colombia del 2018 è la stessa squadra del 2014: David Ospina, Cristian Zapata, Abel Aguilar, Carlos Sanchez, Juan Cuadrado e James Rodriguez costituiscono ancora la spina dorsale di questa squadra. La prima donna dei “cafeteros” ovviamente è James. Il gioco della Colombia non può prescindere dalla presenza e dai movimenti dell’attaccante del Bayern, che col suo talento illumina la sua Nazionale. Da menzionare che questo sarà il primo Mondiale di Radamel Falcao, dopo l’infortunio che gli aveva impedito di partecipare nel 2014. L’inserimento de “El Tigre” nella lista dei convocati fa sorridere i colombiani: il centravanti 32enne del Monaco è stato convocato quasi a furor di popolo.

Il Commissario TecnicoPekerman è il ct della Colombia dal 2012. Nello scorso Mondiale alla guida dei “cafeteros”, il tecnico argentino disputò un ottimo torneo. La sua squadra dovette arrendersi contro il Brasile ai quarti di finale, dove spiccò un eurogol di James Rodriguez, tuttora tra le reti più belle mai segnate in una competizione iternazionale. Pekerman intende candidarsi anche quest’anno con la sua squadra ad essere l’outsider della competizione.

I convocati – Tra i convocati, spicca l’esclusione di Duvan Zapata, reduce da un buon campionato con la Samp. Gli “italiani” della rosa sono Cuadrado e Zapata del Milan. Il compagno di reparto del centrale rossonero non è ancora noto: Pekerman dovrà scegliere uno tra Sanchez e Mina, che si contendono il ruolo di erede di Mario Yepes. Tra i pali sicuro del posto invece Ospina dell’Arsenal. A centrocampo i talentuosi Quintero, Aguilar e Barrios, mentre in attacco ci sono due conoscenze del calcio italiano: Bacca e Muriel.

Girone H: Polonia

In questo Mondiale sarà ancora presente lo zoccolo duro della Polonia, sul quale la Nazionale ha costruito le sue fortune negli ultimi anni. Lewandowski, Kuba, Grosicki e Glik sono tutti sopra i 30 anni ma garantiscono ancora un rendimento importante. Un primo posto nel girone di qualificazione e il settimo posto nella Classifica Fifa: ingredienti che fanno sognare la nazione polacca, che sogna di vedere la propria squadra tra le primissime al mondo. L’ambizione è quella di arrivare almeno ai quarti della competizione e i presupposti ci sono tutti.

Il Commissario Tecnico – Il tecnico Nawalka, a differenza degli Europei 2016, e approfittando dello status di testa di serie del suo girone di qualificazione, è passato a proporre un calcio più offensivo. Un gioco che esaltasse la stella Lewandowski e permettesse a Zielinski di agire più a ridosso della prima punta. Con due ali pure e un solo mediano bloccato accanto a Linetty, l’idea di gioco di Nawalka ha portato Lewandowski a segnare 16 gol (capocannoniere delle qualificazioni europee) ma anche ad incassarne 14 (più di qualunque altra squadra tra le prime due dei gironi).

I convocati – Folta la rappresentativa “italiana” nella Nazionale polacca, con ben 7 giocatori che militano nella Serie A. Si trattra di Sczesny, Bereszynski, Cionek, Linetty, Zielinski, Milik e Kownacki. La stella della squadra è manco a dirlo Lewandowski, che ha in mano le chiavi dell’attacco. In difesa c’è l’ex capitano del Toro, Glik, a dettare i tempi. A centrocampo invece il veterano è Kuba Blaszczykowski. E’ tanta la curiosità per i tifosi del Napoli verso la squadra polacca, nell’attesa di scoprire che torneo disputeranno i loro beniamini Zielinski e Milik, con il primo che si candida a ricoprire un ruolo da gran protagonista e il secondo pronto rilevare o ad affiancare l’attaccante del Bayern.

Girone H: Senegal

Il potenziale della nazionale senegalese è di tutto rispetto, con individualità importanti. Sadio Mané e Koulibaly i nomi più pesanti, ma anche Mame Biram Diouf e Moussa Sow sono giocatori che, forti dell’esperienza maturata in giro per l’Europa, possono dire la loro nel torneo che è alle porte. Da non dimenticare la presenza nel reparto offensivo di due conoscenze italiane, che possono dare un contributo notevole all’attacco degli africani: parliamo di M’Baye Niang e Keita Baldé.

Il Commissario Tecnico – Ancora tanta l’indecisione di Aliou Cissé, che non ha ancora scelto chi far giocare e, soprattutto, in quale sistema di gioco. I dubbi sul modulo nascono soprattutto dalle ultime, deludenti, prestazioni. Nelle ultime uscite, in preda ad una parabola discendente, Cissé ha variato molto. Anzitutto ha gettato alle ortiche il 4-3-3 con il quale ha affrontato le qualificazioni per provare la difesa a 3, in modo da avere una prima impostazione più semplice. Poi, ha provato a schierare un mediano, quel Cheikhou Kouyaté in forza al West Ham, come centrale di difesa in una linea a quattro. Ancora indefinita in ogni caso l’idea tattica del ct del Senegal.

I convocati – Il Senegal ritorna ai Mondiali dopo 16 anni: l’ultima volta, nel 2002, la Nazionale africana raggiunse i quarti. Radicalmente cambiata ovviamente la squadra da allora, dove il top player per eccellenza è Kalidou Koulibaly, che ad oggi è uno dei difensori più costosi al mondo. Non da meno in quanto a lustro Sadio Mané, reduce dal gol nella finale di Champions. Gli “italiani” in squadra sono il portiere Gomis (Spal), il succitato Koulibaly e Niang del Toro. Non va dimenticato però Keita Balde, che ha militato a lungo nella Lazio e vuole mettersi in mostra nel torneo.

Girone H: Giappone

Quella giapponese è tra le squadre con l’età media più alta (28.5). Il ricambio generazionale rispetto all’ultima partecipazione al Mondiale è stato pressoché nullo, con pochi innesti di giovani in squadra. La dice lunga il fatto che giocatori come Asano (23 anni) e Ideguchi (21 anni), che hanno avuto un peso importante durante le qualificazioni con i loro gol, non sono stati convocati per la competizione mondiale. L’assenza di under 24 in squadra e un’identità di gioco non chiara sono fattori che hanno inciso sull’entusiasmo del popolo giapponese. L’aspettativa della tifoseria è passata dal raggiungimento dei quarti (Brasile 2014) al superamento del girone.

Il Commissario Tecnico – Deposto l’ex ct Halildhodžić con un vero e proprio ammutinamento della vecchia guardia (Keisuke Honda il portavoce), il nuovo tecnico è un uomo di fiducia dello spogliatoio. Si tratta di Akira Nishino, che fungeva da direttore sportivo della Nazionale, e che rappresentava gli occhi della federazione all’interno del lavoro di Halildhodžić. Nishino, con il tempo a suo sfavore per lavorare sulla squadra (subentrato ad aprile sulla panchina nipponica), ha fatto la scelta più scontata, puntando in blocco sui veterani. Il cambio di passo tra il nuovo e il vecchio è stato bellamente eluso e Nishino ha riconfermato quasi in toto la squadra del 2014, così da inficiare i 4 anni di lavoro del tecnico passato.

I convocati – Nonostante un passato recente che ha offuscato la sua immagine (specie per quanto riguarda i suoi trascorsi al Milan), Keisuke Honda è ancora la stella della squadra. L’altra conoscenza del calcio italiano è Nagatomo, avendo militato a lungo nell’Inter. Tra i giocatori che godono di maggiore rinomanza nella selezione nipponica, ci sono Okazaki e Kagawa, noti al calcio europeo, a dispetto di buona parte della squadra.

TUTTI I CONVOCATI:

COLOMBIA: PORTIERI: 1. Ospina (Arsenal), 12. Vargas (Deportivo Cali), 22. J. F. Cuadrado (Once Caldas); DIFENSORI: 4. Arias (PSV), 18. Fabra (Boca Juniors), 23. D. Sánchez (Tottenham), 2. Zapata (Milan), 13. Mina (Barcellona), 17. Mojica (Girona), 3. Murillo (Pachuca); CENTROCAMPISTI: 8. Aguilar (Deportivo Cali), 5. Barrios (Boca Juniors), 10. James Rodríguez (Bayern Monaco), 6. C. Sánchez (Espanyol), 16. Lerma (Levante), 20. Quintero (River Plate), 11. J. Cuadrado (Juventus), 15. Uribe (America); ATTACCANTI: 9. Falcao (Monaco), 7. Bacca (Villarreal), 19. Borja (Palmeiras), 21. Izquierdo (Brighton), 14. Muriel (Siviglia).

POLONIA: PORTIERI: 12. Bialkowski (Ipswich), 22. Fabianski (Swansea), 1. Szczesny (Juventus); DIFENSORI: 5. Bednarek (Southampton), 18. Bereszynski (Sampdoria), 4. Cionek (SPAL), 15. Glik (Monaco), 3. Jedrzejczyk (Legia Varsavia), 2. Pazdan (Legia Varsavia), 20. Piszczek (Borussia Dortmund); CENTROCAMPISTI: 16. Blaszczykowski (Wolfsburg), 6. Goralski (Ludogorets), 11. Grosicki (Hull City), 10. Krychowiak (WBA), 21. Kurzawa (Gornik Zabrze), 8. Linetty (Sampdoria), 17. Peszko (Lechia Danzica), 13. Rybus (Lokomotiv Mosca), 19. Zielinski (Napoli); ATTACCANTI: 23. Kownacki (Sampdoria), 9. Lewandowski (Bayern Monaco), 7. Milik (Napoli), 14. Teodorczyk (Anderlecht).

SENEGAL: PORTIERI: 1. Diallo (Rennes), 23. Gomis (SPAL), 16. K. N’Diaye (Horoya); DIFENSORI: 21. Gassama (Alanyaspor), 2. Ciss (Valenciennes), 3. Koulibaly (Napoli), 4. Mbodji (Anderlecht), 12. Sabaly (Bordeaux), 6. Sané (Hannover), 22. Wague (Eupen); CENTROCAMPISTI: 5. Gueye (Everton), 8. Kouyate (West Ham), 13. A. N’Diaye (Wolverhampton), 17. B. Ndiaye (Stoke City), 11. Ndoye (Birmingham), 18. Sarr (Rennes); ATTACCANTI: 20. Keita (Monaco), 9. Diouf (Stoke City), 14. Konaté (Amiens), 10. Mané (Liverpool), 19. Niang (Torino), 15. Sakho (Rennes), 7. Sow (Bursaspor).

GIAPPONE: PORTIERI: 1. Kawashima (Metz), 12. Higashiguchi (Gamba Osaka), 23. Nakamura (Kashiwa Reysol); DIFENSORI: 5. Nagatomo (Inter), 20. Makino (Urawa Red Diamonds), 22. Yoshida (Southampton), 19. H. Sakai (Marsiglia), 21. G. Sakai (Amburgo), 3. Shoji (Kashima Antlers), 6. Endo (Urawa Red Diamonds), 2. Ueda (Kashima Antlers); CENTROCAMPISTI: 17. Hasebe (Eintracht Francoforte), 4. Honda (Pachuca), 14. Inui (Eibar), 10. Kagawa (Borussia Dortmund), 16. Yamaguchi (Cerezo Osaka), 8. Haraguchi (Fortuna Düsseldorf), 11. Usami (Fortuna Düsseldorf), 7. Shibasaki (Getafe), 18. Oshima (Kawasaki Frontale); ATTACCANTI: 9. Okazaki (Leicester), 15. Osako (Colonia), 13. Muto (Mainz).

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