Ancelotti sulla panchina del Napoli cambia alcune dinamiche interne. Dopo l’addio di Sarri, diversi azzurri erano pronti a salutare: adesso potrebbero restare grazie al nuovo tecnico.
E’ passata oramai una settima da quando è arrivata l’ufficialità di Ancelotti al Napoli. Una trattativa che ha colto tutti alla sprovvista, diventata concreta nel giro di poche ore. Tra coloro che sono rimasti colpiti dal colpo di scena sulla panchina azzurra, ci sono gli stessi giocatori. Tra gli azzurri, ce ne sono diversi che dopo la chiusura del ciclo Sarri erano pronti a lasciare il club. L’arrivo di Ancelotti però sembra aver influito sull’orientamento di questi ultimi in maniera notevole.
Tra gli scettici circa la propria permanenza in azzurro c’era in prima linea proprio lui, il capitano. Marek Hamsik, la bandiera del Napoli, colui che indossa la maglia azzurra da ben 11 anni, sembrava al passo d’addio. La delusione per il mancato scudetto e la partenza di Sarri sembravano averlo convinto a cambiare aria, per trovare nuovi stimoli altrove (in Cina in primis). L’arrivo di Ancelotti ha cambiato le carte in tavola, con Marekiario che nelle ultime ore ha sottolineato di avere un contratto di altri 3 anni col Napoli. Un’ammissione formale dunque di voler restare nel club al quale ha sempre promesso amore eterno.
Tra quelli in lista di sbarco c’erano anche gli spagnoli Albiol e Callejon, di cui da un paio d’anni si paventa un rientro in terra natia. Per il primo si è vociferato nelle ultime settimane di un ritorno al Valencia, il club che lo ha lanciato nel calcio che conta. Per José invece sono diversi gli estimatori pronti ad accoglierlo, specie in Spagna. Tuttavia, l’esterno azzurro potrebbe preferire restare un altro anno a Napoli piuttosto che abbracciare famiglia e amici ispanici: sa che con Ancelotti nessun trofeo è un tabù.
In questa carrellata di nomi pesanti rientra anche quello di Dries Mertens. Il bomber della squadra, quello che sotto la gestione Sarri ha fatto più gol di chiunque altro. Per lui è vivida la suggestione Premier League, dove si gioca un calcio che esalterebbe ancor di più le sue caratteristiche. Il belga a più riprese ha lasciato intendere che non disdegna un’esperienza in Inghilterra. Tuttavia, Dries non vuole neanche perdere l’occasione di giocare sotto la direzione di un maestro come Ancelotti: la motivazione decisiva affinché “Ciro” possa restare, per provare a vincere anche l’anno prossimo il tanto agognato scudetto.