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ADL: “Balotelli no. Basta offendere i nostri giocatori. Hamsik, ma dove vai? Per lui e per Sarri niente sconti”

admin
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Aurelio De Laurentiis a tutto campo. A margine del convegno sul VAR organizzato nell’ambito della kermesse Football Leader, il presidente del Napoli ha risposto alle domande dei giornalisti spaziando da Ancelotti a Balotelli, da Sarri ad Hamsik. Si parte da SuperMario, ieri protagonista con la Nazionale e sempre accostato agli azzurri:
“Balotelli non lo abbiamo preso in considerazione. E’ un bravissimo calciatore, un grande attaccante ma noi proprio in attacco siamo a posto. Con Ancelotti abbiamo parlato di tante esigenze e tra queste non c’è quella di potenziare l’attacco”.

Com’è nato l’affaire-Ancelotti? “Con Carlo negli anni ci siamo sentiti varie volte e mi ha dato sempre un’impressione di grande serenità. E poi quando mi chiedeva un calciatore lo faceva sempre con dolcezza, senza insistere. E’ un grande che ha vinto ovunque e dovremmo smetterla di dire che se ho preso Ancelotti per prendere grandi calciatori. Vuol dire che state offendendo quelli che abbiamo. Voi giornalisti dimenticate che noi siamo subito dopo la Juve e che le milanesi stanno dietro di noi ma gli dedicate sempre più spazio. Dimenticate che il Napoli ha 38 milioni di tifosi reali nel mondo e centinaia di milioni di simpatizzanti”.

Si fanno tanti nomi altisonanti per il mercato. De Laurentiis chiarisce: “Noi abbiamo una squadra forte, poi se qualche giocatore vorrà esercitare la clausola rescissoria vuol dire che non ama così tanto Napoli. Ma per uno che ne possiamo perdere, fortunatamente ce ne sono quattro che potrebbero arrivare. Per vincere non ci vuole il grande acquisto ma mantenere i nervi saldi ed avere le capacità di saper fare tesoro di un unicuum che va stabilito. Io cerco sempre di non cambiare, voi giornalisti invece non li avete considerati così forti mentre lo sono diventati in campo. E dimenticate che li ho presi quando arrivò Benìtez e quante volte abbiamo aumentato i compensi e per quanti anni abbiamo tenuto gli Hamsik, i Maggio e gli Insigne. Inoltre i giornalisti dovrebbero cominciare a riportare le cifre lorde, che sono più veritiere. Noi dobbiamo essere più leali con noi stessi e non scrivere finzione, se i giornalisti vogliono andare d’accordo con me non devono scrivere balle”.

Per Hamsik si parla della Cina: “Con Hamsik ci siamo sentiti e gli ho detto ma dove vai? Ma dove vai? Lo sai che poi non farei sconti. Perchè io non faccio sconti”.

Il simbolo del Napoli oggi? “Insigne è il simbolo del partenopeismo, a prescindere dalla fascia di capitano. Ed è anche uno che reagisce alla grande quando qualcuno lo fischia dimenticando quanto è difficile per un napoletano giocare nel Napoli”.

Niente sconti neanche sulla clausola per Sarri? “Chiaramente non è che io faccio sconti a qualcuno e non lo faccio ad altri. La clausola è stata messa a difesa di certe sirene e poi perchè quando si trattò di negoziare il rinnovo del contratto e si arrivò ad aumentare la cifra dell’ingaggio è chiaro che a quel punto ho voluto una clausola. E’ un accordo bilaterale”.

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