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Champions, stasera Real-Liverpool: Salah-Ronaldo per il Pallone d’Oro

admin
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Se la finale di Champions League fosse un hotel di lusso, quelli del Real Madrid sarebbero trattati col riguardo dei clienti abituali, visto che negli ultimi 5 anni hanno soggiornato 4 volte presso la struttura. A quelli del Liverpool, invece, andrebbe data una rinfrescata alla memoria, perché non si fanno vedere da queste parti da oltre un decennio. Nessuno dei Reds attuali, fatta eccezione per Klopp, è mai arrivato fin qui.

Kiev, 26 maggio 2018, ore 20.45: scendono in campo 17 Coppe dei Campioni/Champions League, 12 per gli spagnoli e 5 per gli inglesi. Non è roba che si vede tutti giorni

Sarà anche un confronto di stili, quello tra Real Madrid e Liverpool. Zidane, mai eliminato in Champions da quando guida i blancos, ha rischiato grosso con Juve e Bayern. Ma ha centrato la terza finale consecutiva. Per farlo, ha cambiato molto rispetto al passato: 4-4-2 con zero “BBC” BaleBenzemaCristiano, alternato a brani di 4-3-1-2. Klopp invece ha sposato il 4-3-3 e ha cavalcato senza ostacoli (qualche sbandata controllata solo contro la Roma) fino all’Ucraina, forte di un tridente da 29 gol. 10 per Salah e Firmino, 9 per Mané. Una macchina da reti che maschera con l’intensità la non impeccabile fase difensiva.

Salah si gioca una bella fetta di Pallone d’oro con Cristiano Ronaldo, che punta a raggiungere Maldini a quota 5 ascese al trono d’Europa. CR7 vuole finire la stagione dei club come l’ha cominciata, ovvero battendo gli inglesi in una finale europea, dopo il successo in Supercoppa contro il Manchester Utd. Ma attenzione: è vero, il Madrid ha vinto 12 delle 15 finali di Champions disputate ed è l’ultima squadra che ti vorresti trovare di fronte in un match decisivo. Tuttavia col Liverpool storicamente fatica nelle gare a eliminazione diretta. E il 27 maggio 1981, quando blancos e Reds si sfidarono per diventare campioni d’Europa, la spuntarono gli inglesi grazie a un terzino, Alan Kennedy.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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