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Chalobah: “Sarri farà benissimo in Premier. I suoi schemi? Roba mai vista”

admin
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Nathaniel Chalobah, ex calciatore del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista nel corso di The Totally Italian Football Show. L’ex azzurro, ora in forza al Watford, ha parlato anche del suo lavoro con Maurizio Sarri. “Sarri? Parlava inglese con me, ha lavorato in Inghilterra, a Londra in passato, nel settore bancario. Ma quando eravamo in campo non mi parlava allo stesso modo e pretendeva io capissi l’Italiano, quindi fu molto difficile all’inizio. Se Sarri creava empatia con i calciatori? A dir la verità era una bellissima persona, un grande manager. Mi spiego, tatticamente è stato uno dei più bravi con cui ho lavorato. In termini di gestione lui era capace di gestire in modo ottimale il gruppo specialmente. Perché in Italia ci sono 11 giocatori che finiscono in panchina quindi è molto difficile tenere tutti contenti. Ma lui era sempre attento a mantenere una relazione con tutti, infatti se avevi un problema andavi nel suo ufficio e lui era sempre lì, disponibile ad ascoltarti.

Mi ha aiutato molto all’inizio. E’ una brava persona, molto dedita al lavoro e tatticamente sapeva come mettere la squadra in campo, e come bloccare le ripartenze degli avversari. Lavorava ogni giorno su questo. E’ stato incredibile. Non mi ero mai allenato su una rimessa laterale in vita mia: avevano 10 differenti segnali sulle rimesse. Una volta mi diede un foglio con una lista, dopo il mio primo allenamento, e mi disse di studiarli. Dicevano di studiare i segnali, perché in queste situazioni i centrocampisti venivano coinvolti”.

“Pensai mi sono perso, mai visto niente di simile, e lui era davvero impaziente, voleva che imparassi tutto rapidamente”

“Provavo a seguire i movimenti di Hamsik, ma impiegai due mesi a cominciare a capirci qualcosa. C’erano tantissimi segnali, tante rimesse, tanti schemi su corner. Dovevi essere esattamente dove loro ti chiedevano. Se Sarri è adatto alla Premier? Il suo è un calcio attraente, bello da vedere, lo hanno capito tutti. Farebbe benissimo, ne sono certo. Giocare con lui è facile, non lascia alcun dettaglio al caso. È sempre in casa, studiando la squadra, gli avversari, e trasmette queste informazioni ai calciatori. È stato fantastico”.

Fonte: alfredopedulla.com

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