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Napoli-Sarri, ore decisive. I dubbi del tecnico sempre di più verso l’addio

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Novantuno punti sono tanti, anzi tantissimi. Eppure non sono bastati a cambiare la paternità dello scudetto che per l’ennesima volta troverà spazio sulle maglie della Juventus. Non è bastato nemmeno il tanto decantato gioco del Napoli a fermare il dominio bianconero. Così come non è stata sufficiente la grande stagione di diversi giocatori azzurri, oramai entrati nel mirino delle big europee grazie alla valorizzazione del tecnico toscano, dopo che la disastrosa gestione Benitez aveva deprezzato parecchi di loro. Per cui è lecito che da qualche settimana a questa parte Sarri si chieda come sia possibile fare di più quando si è fatto il massimo.

Se a ciò si aggiunge che alcuni dei suoi uomini possano trovare nuove motivazioni altrove, ecco spiegati i dubbi dell’ex Empoli. La politica societaria del Napoli è chiara: non si acquistano top player, anzi si vendono vista l’impossibilità di trattenerli, e si punta su giocatori – di solito giovani – dalle indubbie qualità ma non ancora affermati. Il “colpo” arriva solo a fronte di un’illustre cessione, come quando, venduto Cavani, arrivò Higuain. O come quando venduto l’argentino furono spesi ben 32 milioni per Milik. E’ chiaro che con questa politica, se dovessero andar via alcuni di quelli che Sarri considera pilastri e dovessero essere sostituiti da giovani ancora non affermati, occorrerà ricominciare da zero.

Il che significa “allontanarsi” dalla Juventus dopo essere stati ad un passo dal raggiungerla

Ciò spiegherebbe perché, nonostante le laute offerte contrattuali, sia Sarri – così pare – che i suoi predecessori abbiano deciso di cambiare aria. A Mazzarri fu offerto un contratto in bianco mentre a Benitez furono offerti 4,5 milioni annui. E ora si parla di 4 milioni per l’attuale allenatore partenopeo. Tutto dipenderà ovviamente da cosa si sono detti nell’incontro della scorsa settimana il tecnico e De Laurentiis.

Sembra che il timore del tecnico sia quello di non riuscire a ripetere la stagione appena conclusa. Tant’è che ha dichiarato che è meglio chiudere un rapporto quando si è tutti felici. Un timore che può essere dissipato soltanto mantenendo i big azzurri – almeno la maggior parte – e facendo importanti investimenti sul mercato. Cosa che al momento appare difficile. Ecco perché Sarri con ogni probabilità lascerà Napoli, a meno che non ritrovi le giuste motivazioni.

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