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Napoli, deferiti Reina, Cannavaro e Aronica e alcuni dirigenti: ecco il motivo

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Calciatori, dirigenti ed ex tesserati del Calcio Napoli intrattenevano ed hanno intrattenuto rapporti con esponenti della camorra. E’ quanto emerge da alcuni deferimenti adottati dalla Procura Federale della FIGC, guidata dal procuratore Giuseppe Pecoraro. I deferiti sono Pepe Reina, Paolo Cannavaro e Salvatore Aronica, e per responsabilità oggettiva le loro ex squadre Napoli, Sassuolo e Palermo. Deferimenti giunti alla luce della lettura delle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e depositati presso il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare. Deferiti anche i dirigenti azzurri Paolo De Matteis (team manager), Alessandro Formisano (Head of Operations) e Luigi Cassano (addetto al botteghino del San Paolo).

Su Paolo Cannavaro, calciatore tesserato sino al gennaio 2014 con il Napoli e dal febbraio 2015 con il Sassuolo, pendono diverse accuse.

L’ex difensore azzurro dovrà rispondere di “avere intrattenuto sin dall’anno 2009 e continuato ad intrattenere, a tutt’oggi, inopportune ed assidue frequentazioni con gli Esposito”. Per avere – è scritto nel dispositivo – “tentato di vendere un bene prezioso di notevole valore (orologio Zenit El Primero Master Chrome, del valore di 400.000 euro) e di dubbia provenienza, nella disponibilità del suocero Luigi Martino”. Cannavaro è stato deferito anche “per aver cercato di ottenere dal Napoli il rilascio di due biglietti omaggio in favore di soggetti notoriamente affiliati e-o attigui al clan camorristico Lo Russo; per aver fornito a Giovanni Paolo De Matteis, team manager del Napoli, nominativi con dati anagrafici errati, per sviare il legittimo, prescritto, preventivo controllo circa la sussistenza di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria e Amministrativa.

E ancora, Cannavaro è indagato “per essersi prestato con Gabriele Esposito (pregiudicato) a fornire la propria carta di credito per porre in essere truffe; per la violazione delle norme ai sensi dell’art. 9 nn. 1 e 2 (associazione finalizzata alla commissione di illeciti) per avere, in concorso con De Matteis, Luigi Cassano (già responsabile biglietteria ed ufficio gare della SSC Napoli, all’epoca dei fatti), Alessandro Formisano (capo operazioni e direttore commerciale, responsabile in capo della biglietteria del Napoli) procurato due biglietti omaggio di accesso allo stadio a favore di personaggi legati a clan camorristico Lo Russo”.

Deferito anche il portiere del Napoli, e ormai prossimo a passare ufficialmente al Milan, Pepe Reina per “avere intrattenuto e continuato ad intrattenere tutt’ora inopportunamente rapporti di frequentazione ed amicizia con i pregiudicati Esposito. Nel dettaglio si parla di vacanze, scambio di cortesie (disponibilità d’uso di auto di grossa cilindrata di proprietà di Gabriele Esposito e agevolazioni all’accesso in zona riservata dello stadio San Paolo in occasione delle gare ufficiali)”.

Deferito anche Giovanni Paolo De Matteis, team Manager del Napoli, perché con Cannavaro, Cassano e Formisano “provvedeva a rilasciare i due biglietti omaggio in favore di soggetti notoriamente affiliati e-o attigui al clan camorristico Lo Russo, richiestigli da Cannavaro, con l’indicazione di dati anagrafici errati”. Deferiti in concorso Luigi Cassano per la stessa motivazione, Alessandro Formisano, non tesserato Figc, capo delle operazioni, direttore commerciale marketing Napoli, per “aver intrattenuto solo con Giuseppe Esposito rapporti commerciali, contratti di sponsorizzazione e contratti di licenza di uso del brand Calcio Napoli, impegnandosi a fornire la relativa documentazione contrattuale, impegno mai onorato; per aver in concorso con Cannavaro, De Matteis e Cassano consentito il rilascio di due biglietti omaggio in favore di soggetti notoriamente affiliati e/o attigui al clan camorristico Lo Russo, richiesti da Cannavaro”.

Infine, il deferimento è scattato anche per l’ex difensore Salvatore Aronica, attualmente tesserato per la Figc come allenatore, calciatore del Napoli dal primo settembre 2008 al 2 gennaio 2013 e con il Palermo dal 3 gennaio 2013 al 15 gennaio 2015.

L’accusa per Aronica è di “aver intrattenuto rapporti di amicizia sin dall’anno 2009 con i fratelli Esposito, in particolare Giuseppe e Francesco, proprietari di fatto dell’agenzia di scommessa Eurobet, sita in Napoli alla piazza Mercato”.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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