Ad imageAd image

Reina e Cannavaro sotto inchiesta. Deferiti anche tre dipendenti del Napoli

admin
admin
3 Min di lettura

Pepe Reina, Paolo Cannavaro e Salvatore Aronica sono stati deferiti dalla giustizia sportiva per aver frequentato e frequentare a tutt’oggi pregiudicati legati ad ambienti camorristici. Andranno a processo sportivo a seguito dell’inchiesta della Dda, i cui atti erano stati acquisiti dalla procura Figc. Il procuratore capo Giuseppe Pecaroro ed il suo vice hanno deciso di deferire i tre giocatori. Ma anche per responsabilità i club di appartenenza Napoli, Sassuolo e Palermo.

Paolo Cannavaro, calciatore tesserato sino al gennaio 2014 con il Napoli e dal febbraio 2015 con il Sassuolo, avrebbe provato a vendere un orologio prezioso di notevole valore (400 mila dollari) ma dubbia provenienza, nella disponibilità del suocero Luigi Martino. Avrebbe anche ottenuto dal Napoli due biglietti omaggio a favore di personaggi legati a clan camorristico Lo Russo. E avrebbe fornito al team manager del Napoli, Giovanni Paolo De Matteis, dati anagrafici errati per sviare il controllo di provvedimenti dell’autorità giudiziaria e amministrativa.

Si sarebbe anche prestato con il pregiudicato Gabriele Esposito a fornire la sua carta di credito per porre in essere truffe

Per quanto riguarda il deferimento di Pepe Reina, la Figc sottolinea che il portiere spagnolo avrebbe intrattenuto “inopportunamente rapporti di frequentazione ed amicizia concretizzatisi in vacanze, disponibilità d’uso di auto di grossa cilindrata di proprietà di Gabriele Esposito. Ma anche agevolazioni all’accesso in zona riservata dello stadio San Paolo in occasione delle partite ufficiali”. Deferito per le frequentazioni con i fratelli Esposito anche Salvatore Aronica, calciatore azzurro dall’1/09/2008 al 02/01/2013, dal 03/01/2013 al 15/01/2015 del Palermo.

La Procura federale ha poi deferito tre dipendenti della Ssc Napoli. Si tratta del team manager Giovanni Paolo De Matteis, del responsabile della biglietteria e delegato alla sicurezza Luigi Cassano e del direttore commerciale marketing del Napoli Alessandro Formisano. Formisano avrebbe intrattenuto solo con Giuseppe Esposito “rapporti commerciali, contratti di sponsorizzazione e contratti di licenza di uso del brand Calcio Napoli. Impegnandosi a fornire la relativa documentazione contrattuale, impegno mai onorati”.

Napoli, Palermo e Sassuolo sono stati deferiti per responsabilità oggettiva per i fatti addebitabili ai calciatori tesserati
Condividi questo articolo