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Pedullà: “Sarri e ADL hanno chiarito molte cose. Il Chelsea non molla: possibile nuovo summit”

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Alfredo Pedullà parla sul proprio sito ufficiale dell’incontro tra Sarri e De Laurentiis: “La parola d’ordine è: depistare, non far trapelare qualcosa di definitivo prima di arrivare a una soluzione. Intanto, l’incontro a pranzo tra Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis è stato importante per chiarire molte cose, altro che “interlocutorio”, ma adesso serve altro. Per esempio un nuovo summit, occhio alle evoluzioni delle prossime ore. Un faccia a faccia che, nelle intenzioni del club, dovrebbe servire ad abbattere la clausola da otto milioni che tornerebbe attuale a partire dal prossimo maggio, garantendo a Sarri un ingaggio triennale di circa quattro milioni più eventuali bonus. E sarà questo l’aspetto più importante, De Laurentiis vorrebbe fare in fretta. E non è giusto dire che il prolungamento del rapporto si verificherebbe semplicemente perché nessuno ha pagato la clausola, sarebbe un’invenzione bella e buona. Se due persone non vanno d’accordo si separano indipendentemente da qualsiasi tipo di tagliola. Era importante organizzare un incontro per rasserenare, per stemperare, per capirsi meglio”.

Pedullà: “Era necessario incontrarsi anche per parlare di mercato che, con Sarri al timone avrebbe una direzione. E senza Sarri un’altra. Di sicuro le percentuali di conferma sono cresciute non di poco, ma occhio alle evoluzioni delle prossime ore”.

“E fin quando siamo sotto clausola non va escluso nulla, pur essendosi Sarri riavvicinato molto al Napoli. C’è stato un freschissimo contatto indiretto con il Chelsea, lo stesso Chelsea che ha promosso Sarri su tutto il fronte e che però ha un contratto in essere con Conte che – in caso di esonero e penale compresa – costerebbe una quarantina di milioni lordi. A proposito: non è assolutamente vero che Sarri abbia cambiato idea sul Chelsea, chi potrebbe farlo? E’ piuttosto il gioco d’anticipo di De Laurentiis che potrebbe fare la differenza, ma bisogna ancora portare un po’ di pazienza. Pochi giorni? Magari non troppe ore…”.

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