Lo Scudetto è già virtualmente della Juventus. Con 6 punti di vantaggio e un +16 nella differenza reti (essendo pari gli scontri diretti), a due giornate dalla fine del campionato, è un margine più che sufficiente per i bianconeri. Il settimo titolo consecutivo è già (di fatto) cucito sulle maglie ufficiali per la prossima stagione con un Napoli che, ancora una volta, deve dire addio ad un sogno che dura da 28 anni, ultimo trionfo dell’era Maradona. L’aritmetica certezza dello Scudetto per la Juve può arrivare domenica prossima con la partita contro la Roma all’Olimpico: le basterà un solo punto oppure una sconfitta ed una contemporanea non vittoria del Napoli.
Già, la contemporaneità. Perchè alle 20:45 di domenica prossima oltre a Roma-Juve si giocherà, nello stesso orario, anche Sampdoria-Napoli. Una contemporaneità assolutamente inutile e beffardamente tardiva. Sarebbe stata auspicabile in occasione non soltanto nelle ultime due giornate ma nelle ultime quattro. E chissà se fosse cambiato qualcosa con Inter-Juve e Fiorentina-Napoli allo stesso tempo.
Tra l’altro quel che resta della lotta Scudetto si intreccia con la corsa alla Champions. Non solo alla Juve, ma anche alla Roma, terza forza del campionato, basterà solo un punto per essere aritmeticamente in Champions.
La Roma attualmente ha 2 punti di vantaggio sulla Lazio e 4 sull’Inter quinta in classifica. All’ultima giornata però il calendario prevede proprio Lazio-Inter. In caso di eventuale arrivo a pari punti con i cugini al termine del campionato, se l’Inter vincesse entrambe le sue partite e la Lazio quella del prossimo turno (con la Roma poi sconfitta all’ultima giornata), i giallorossi la spunterebbero essendo in vantaggio negli scontri diretti, ossia nei due derby disputati in questo campionato.