Napoli, dopo il 2-2 interno contro il Torino di Walter Mazzarri, il tecnico azzurro Maurizio Sarri ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport.
Napoli, le parole di Sarri
“Nell’applauso dei tifosi a fine gara c’è la grandezza di un popolo. 50 mila spettatori a campionato finito, per una partita che contava poco, la dice tutta su questo popolo. Nessun calciatore o allenatore può sperare di meglio a questo punto. Al di là del dispiacere per non aver fatto contento un pubblico, poi bisogna analizzare certe cose in maniera lucida. Il Napoli, sotto certi versi, non è attrezzato per lottare contro la Juventus e quindi questo ti fa rendere conto del campionato straordinario che ha fatto questa squadra. Siamo stati anche sfortunati: nei legni colpiti, negli infortuni della rosa e negli ultimi e nei primi 5 nelle partite di Juventus – Inter e Fiorentina – Napoli. Il mio futuro? Mancano 2 partite e bisogna farle al meglio perché vogliamo rompere il muro dei 90 punti; c’è un contratto in essere che prevede una clausola rescissoria.
Le parole di De Laurentiis? Una riflessione ad alta voce da quello che so: mi ha fatto allenare il Napoli e mi ha regalato una soddisfazione che capita a pochi. Se lui è contento io sono contento, altrimenti io so di aver dato il massimo. Poi so che le sue parole arrivano anche così e dopo mezz’ora gli è passato quindi le prendo per quelle che sono. Ciclo finito? Bisogna dirlo alla società: se vendiamo 6-7 di questi calciatori, allora si che il ciclo è finito. All’interno di questo gruppo c’è sicuramente qualcuno che poteva dare di più riposando nel momento in cui si poteva utilizzare qualcun altro più fresco. In cosa è stata più brava la Juventus? E’ una squadra che a volte da l’impressione che non accusa cali di tensione”.