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Napoli, Sarri rinnova o sarà addio: le richieste del tecnico per restare

admin
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C’è un ciclo, quello di Sarri, che si sta avvicinando, tristemente, alla sua conclusione. Il Napoli ha saputo entusiasmare il mondo del pallone con il suo gioco spettacolare e concreto. Il tecnico avrebbe voluto che la sua consacrazione avvenisse con la conquista dello scudetto ma, alla fine, anche lui dovrà arrendersi allo strapotere della Juventus. E dopo tre anni difficilmente si potrà ripartire dallo stesso progetto. Dunque, il presidente ha la necessità di dover riprogrammare, partendo proprio dall’allenatore.

Non è escluso che i quattro punti di distacco dalla capolista e la possibilità concreta che la Juventus vinca il suo settimo scudetto consecutivo inducano De Laurentiis a convocare il proprio allenatore per definirne la posizione

Sarri ha un contratto fino al 2021, ma nell’accordo è prevista una clausola rescissoria di 8 milioni di euro, a fronte di una penale di 500 mila euro nel caso in cui fosse la società a interrompere anzitempo l’intesa. Per restare, Sarri ha chiesto garanzie precise sulla questione economica. Vuole un aumento dello stipendio dagli attuali 2 a 4 milioni di euro a stagione, mentre De Laurentiis non vuole andare oltre i 3,5 milioni. Inoltre, il tecnico pretenderà che sia fatta una campagna di rafforzamento importante per rendere il Napoli più competitivo sia in Italia sia in Europa.

L’impressione è che difficilmente le parti si accorderanno. Intanto, De Laurentiis è in attesa d’incontrare l’allenatore per concordare il dentro o fuori. Anche perché dovrà scegliere, eventualmente, il sostituto: a lui piace molto Giampaolo oltre a Simone Inzaghi. Si prospetta un mercato di sorprese per il Napoli. Pare certa la cessione di un big tra Koulibaly (60 milioni) o Jorginho (50 milioni), mentre Mertens potrà usufruire della clausola (28 milioni) per andare a giocare altrove. Insomma, non ci sarà una vera e propria rivoluzione, ma qualcosa cambierà anche perché qualche giocatore potrebbe non avere più le motivazioni necessarie dopo un lavoro di tre anni che non ha portato alcun successo se non i complimenti per la qualità del gioco.

Fonte: La Gazzetta dello Sport

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