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Italia, è arrivato il sì di Mancini: sarà lui il nuovo commissario tecnico

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Il 23 marzo 1994, a Stoccarda, Roberto Mancini chiudeva con i 45 minuti contro la Germania la sua carriera azzurra da calciatore. Ventiquattro anni e due mesi (circa) dopo il suo discorso interrotto con la Nazionale è pronto ricominciare, ancora in amichevole, questa volta come CT. Il tecnico di Jesi ieri è piombato a Roma da San Pietroburgo, un blitz segreto che l’allenatore dello Zenit ha tenuto nascosto anche quando è intervenuto in diretta a Radio Rai, in collegamento con “La Politica nel Pallone”.

Mancini ne ha parlato ieri con Alessandro Costacurta, il subcommissario della Figc con delega all’area tecnica, e con Lele Oriali, team manager azzurro, che con lui aveva diviso il primo ciclo interista. Ne ha parlato e ha dato piena disponibilità ad accettare l’incarico di guidare la Nazionale nel percorso che dovrà portarla intanto alla qualificazione agli Europei 2020, disputando nel frattempo la Nations League, che partirà a settembre. E poi a Qatar 2022, il ritorno ai Mondiali dopo la debacle di Russia 2018.

Mancini è arrivato ieri a Roma, ma ben prima di partire aveva informato lo Zenit della possibilità di sedersi sulla panchina azzurra. Al club russo è legato da un contratto per altri due anni. Non c’è una clausola rescissoria ma la separazione avverrà in maniera consensuale, senza penali e d’altra parte nemmeno buonuscita

Il 13 maggio lo Zenit giocherà in casa contro lo Ska Chabarovsk, ultima di campionato: sarà la partita dell’addio. Una settimana dopo scadrà il termine indicato a suo tempo da Costacurta per l’annuncio del successore di Ventura. Già prima dell’ultima partita della Premier League russa, però, Mancini ha in agenda un altro viaggio per Roma, per incontrare i vertici federali al completo, dal commissario Roberto Fabbricini al dg Michele Uva. Sarà quella l’occasione per entrare nei dettagli economici dell’accordo. Le cifre messe sul piatto dalla Figc sono chiare. 10 milioni lordi (diciamo 5 netti), un budget che dovrà coprire non solo lo stipendio del CT ma anche quello dell’intero staff tecnico.

Fonte: Il Corriere dello Sport

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