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Remuntada Napoli: le emozioni che solo il calcio sa trasmettere

admin
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3 Min di lettura

Il calcio è un qualcosa di meraviglioso, o di crudele. Dipende da che parte stai nell’istante in cui assisti alla magia che si sta compiendo proprio in quell’attimo. Ciò che è successo ieri al San Paolo tra Napoli e Chievo è la chiara dimostrazione delle emozioni che questo sport è in grado di trasmettere. Non si è trattata di una semplice partita o di una come le altre. Non è stata una rimonta o una vittoria all’ultimo secondo di cui ne è piena la storia del calcio.

Il gol di Diawara al 93′ è stata la luce dopo il black out, il momento in cui il velo di tristezza che si stava posando sul San Paolo e su un’intera città è stato squarciato dall’urlo della gioia. Quella gioia che si diffonde e che prende il posto della paura dopo il pericolo scampato. Il segno che quel “sogno nel cuore” cantato a squarciagola dai tifosi azzurri non sarebbe morto ieri, ma sarebbe proseguito ancora, almeno per un’altra domenica. Nonostante le sapute difficoltà nel vederlo realizzato.

Difficoltà come i 4 punti di svantaggio dalla Juventus e l’evidente stanchezza fisica e mentale dei partenopei

Perché, a dispetto di ciò che dice Sarri, il Napoli è stanco. Lo si vede dal gioco non più brillante e veloce. Lo si nota da come si muovono alcuni azzurri. Allan arranca, Mertens non ne indovina una, Koulibaly regala il vantaggio al Chievo, Insigne risponde nervoso al pubblico in protesta. E così, mentre lo scudetto prendeva definitivamente la strada di Torino, succede che laddove non arriva il gioco e la forza di una squadra, ci arriva la classe e il cuore. Perché il pareggio di Milik è pura classe e qualità. Il lancio di Insigne di una precisione millimetrica e il tocco morbido del polacco quanto basta per beffare Sorrentino.

E il 2-1 è tutto cuore, quello del pubblico che spingeva gli azzurri e quello della squadra che, nonostante tutte le difficoltà della partita, ci ha creduto. Un unico cuore verso un unico sogno. E ora il Milan, con la speranza che la “remuntada” abbia restituito nuova linfa ai ragazzi di Sarri.

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