Insigne è tra i nomi più discussi dopo la sconfitta contro l’Argentina. In occasione di quell’amichevole, Di Biagio si era affidato al talento napoletano, che ha mal figurato.
Un giorno sei l’idolo delle masse, quello dopo l’oggetto della critica. Una verità che Insigne conosce bene e che, ahi lui, talvolta gli torna in mente. E’ così che funziona quando sei il miglior giocatore in campo: basta una prestazione al di sotto delle aspettative che il tuo talento viene messo in discussione, come se da una partita si potesse giudicare la bontà di un calciatore.
Acclamato a furor di popolo in occasione del doppio confronto con la Svezia che ci è costato il Mondiale, oggi invece Lorenzo è bistrattato in ogni dove. Sui quotidiani e dalla bocca delle persone è facile ottenere frasi del tipo: “Con la Nazionale si perde, forse la 10 gli pesa troppo”. E’ questo lo slogan del momento, che avrà vita breve.
Stroncare tale slogan però spetta solo al signore che nel Napoli indossa la 24 e nell’Italia la “pesantissima” numero 10. Quando hai la palla tra i piedi sei tenuto sempre a dimostrare, sotto un enorme lente d’ingrandimento, specie se ti chiami Insigne. I tifosi hanno la memoria corta, hanno bisogno continuamente di essere invitati a ricordare.
Lo strumento per rinfrescare la mente dei tifosi Lorenzo ce l’ha: si chiama talento, puro, cristallino. La maglia numero 10 dell’Italia può solo esaltarlo. Insigne può steccare una partita, prendersi le critiche e pure qualche commento fuori luogo, ma una cosa è certa: nel match successivo tornerà ad essere “Magnifico”, alla sua maniera, unica ed inimitabile.