Il Napoli è atteso domenica nel match in trasferta contro i “cugini” del Benevento. Un derby campano che sulla carta sembra avere un esito scontato. Gli azzurri, in vetta alla classifica con la bellezza di 57 punti, affrontano i sanniti che si trovano nella situazione esattamente opposta. Ultimi in classifica e alla ricerca di una salvezza che oggettivamente appare un miraggio, alla luce dei soli sette punti all’attivo. Sette come i nuovi acquisti che il club campano ha messo a segno e che potrebbero rappresentare un valore aggiunto in questo ultimo scorcio di stagione.
Napoli che dunque dovrà stare attento nell’affrontare una squadra totalmente rivoluzionata rispetto al match di andata, terminato 6-0 per gli azzurri.
Il Benevento infatti ha cambiato tanto, tantissimo, nel mercato di gennaio. Scelta più che legittima vista la classifica in cui riversano i campani. Anche se non era semplice convincere sette calciatori ad approdare in una squadra che, come si accennava in precedenza, ha appena sette punti. I sanniti hanno pescato in giro per l’Europa calciatori che fossero graditi a De Zerbi e capaci di dare una svolta alla stagione.
I primi ad arrivare, Guilherme e Billong, sono già dei punti fermi per l’allenatore il cui compito ora è riuscire ad amalgamare in poco tempo tanti nuovi innesti. Sandro, ad esempio, sta tornando in forma dopo alcuni problemini fisici. Mentre Djuricic non ha i 90′ nelle gambe anche perché è stato costretto ad uscire anzitempo a Torino a causa dell’espulsione di Belec. Tre volti nuovi, invece, aspettano di esordire perché, oltre a Puggioni e al difensore rumeno Tosca, anche il centravanti Diabaté, che ha impressionato in allenamento, verrà testato ufficialmente per la prima volta nel derby col Napoli.
Sette è un nuomero ricorrente nel destino stagionale del Benevento. Tante sono state, infatti, pure le partenze che i campani hanno dovuto subire. Alcune dolorose perché hanno riguardato grandi protagonisti della promozione come Ciciretti, Chibsah e Puscas. Restano, invece, fuori rosa per motivi diversi l’infortunato Antei, lo squalificato Lucioni e l’oggetto misterioso Armenteros. A dimostrazione che la sessione di mercato estiva non ha funzionato. Anche per questo il proposito di Vigorito è stato quello di operare una vera e propria rivoluzione. Sarà stata una strategia vincente? Ai posteri l’ardua sentenza…