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Pedullà: “Le mani del Napoli su Machach: carattere fumantino ma qualità indiscusse”

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L’esperto di mercato di Sportitalia, Alfredo Pedullà, traccia un profilo di Zinedine Machach, il talento francese opzionato dal Napoli. Questo il racconto sul proprio sito: “Zinedine Machach per il Napoli, confermate le indiscrezioni circolate anche in Francia nel pomeriggio di oggi. Il club di De Laurentiis ha messo le mani sul centrocampista classe 1996, svincolato dopo essersi liberato recentemente dal Tolosa. Una fine del rapporto particolarmente burrascosa: già, perché alla base del divorzio, sostanzialmente un licenziamento al netto della formula, c’è stata una rissa con Denis Zanko a metà settembre. Prima l’allenatore della squadra B, alla quale Machach era temporaneamente aggregato, gli tolse il ruolo di rigorista, poi non lo convocò dopo le sue rimostranze. E Zinedine, per tutta risposta, gli si scagliò addosso, aggredendolo. Una vicenda che ebbe una vasta eco sulla stampa francese. Carattere alquanto fumantino, sì, ma anche qualità indiscusse. Machach, formatosi a livello giovanile tra Cannes, Marsiglia e Tolosa, può ricoprire praticamente tutti i ruoli del centrocampo. Può disimpegnarsi da mezzala, ma anche da centrale o sulla trequarti. Aiutato da un bagaglio tecnico importante e da un’ottima struttura fisica (186 cm per 74 cm). Da professionista, tra Tolosa e Marsiglia, ha disputato 38 gare ufficiali, con 3 gol e  assist all’attivo. Chiudiamo il quadro con delle curiosità che chiamano in causa lo Zinedine più illustre. Con il grande ZidaneMachach ha in comune non solo il nome ma anche il luogo di nascita (Marsiglia) e le origini: le famiglie di entrambi provengono infatti dall’Algeria e nella città provenzale c’è una folta colonia di emigrati algerini. Quando Machach venne al mondo, Zizou stava incantando nel Bordeaux: la Juve lo stava seguendo e qualche mese dopo lo portò a Torino. E il fratello del centrocampista oggi ventunenne era un grandissimo fan dell’attuale allenatore del Real Madrid, il resto lo hanno fatto i genitori all’anagrafe”.

Fonte: Alfredopedulla.com

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