Era il lontano 30 ottobre del 2013. ll Napoli di Benitez andava al Franchi sul campo della Fiorentina, dopo un ottimo avvio di stagione da parte degli azzurri. Tra le fila dei partenopei, c’era un Dries Mertens da poco sbarcato all’ombra del Vesuvio, arrivato a Napoli con le referenze del tecnico spagnolo e con grandi aspettative per il futuro. Quel giorno arrivò la prima gioia in azzurro per il belga, che siglò il gol dell’1-2, regalando una vittoria importante alla sua squadra.
A più di quattro anni di distanza dal suo primo gol con la maglia del Napoli, Dries è diventato l’epicentro dell’attacco azzurro, con una media gol che in quel giorno al Franchi nessuno poteva lontanamente immaginare. Dopo vari avvicendamenti nel ruolo di prima punta, si è ritrovato lui ad essere il bomber dei partenopei, trascinando da più di un anno a questa parte la propria squadra a suon di gol.
Ultimamente il belga sta attraversando un periodo meno prolifico del solito, palesando una stanchezza che dopo una serie estenuante di partite comincia a farsi sentire. Mertens è a secco da 4 partite in campionato, il ché, data la sua vena realizzativa fuori dal comune, è una notizia in casa Napoli. Il belga è meno brillante del solito, su espressa ammissione anche del tecnico Sarri, e il suo rendimento nelle ultime uscite è in leggero calo.
Domani però al San Paolo arriva la Fiorentina, che evoca piacevoli ricordi nella mente del belga, alla quale tra l’altro Dries ha fatto male sia all’andata che al ritorno nella scorsa stagione, mettendo a segno 3 gol. Dopo una settimana nera per il Napoli – con la sconfitta contro la Juve e l’eliminazione dalla Champions -, gli azzurri hanno bisogno di ritrovare i gol del suo centravanti, che domani ha una ghiotta occasione per tornare ad esultare, contro una difesa viola non proprio imperforabile.