Come sottolineato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, nelle ultime 4 gare il Napoli è andato a segno 3 volte, ma se si analizzano le reti realizzate dal tridente d’attacco, da sempre punto di forza dei partenopei, il conto scende ad un solo gol. Questo dato stride ancor di più alla luce delle prime 11 gare, nelle quali il trio Insigne-Mertens-Callejon è andato in gol ben 32 volte, con una straordinaria media di 2,9 gol a partita. Il calo più evidente è certamente quello che riguarda Dries Mertens: il belga, dopo un anno ben al di sopra delle aspettative, sta mettendo in fila delle prestazioni deludenti.
Stessa condizione per José Maria Callejon che, nelle ultime 9 gare, ha realizzato solo un gol. Queste le parole utilizzate dalla rosea: “Il calo del trio d’attacco è coinciso con lo 0-0 a Verona col Chievo, la vittoria su rigore, a Udine, e la sconfitta con la Juve. Proprio venerdì si è avuta l’esatta dimensione dello stato di forma dei tre. Insigne è stato l’unico a provare la conclusione, sempre alla portata di Buffon, Callejon una sola volta ha sfiorato il palo. Poi, più nulla se non la maestosità di Chiellini e Benatia che hanno sopraffatto i piccoletti del Napoli. La disponibilità di Milik avrebbe consentito una soluzione alternativa al solito 4-3-3: Sarri aveva sperimentato pure il 4-2-3-1, con Callejon, Mertens e Insigne alle spalle del centravanti polacco. Il suo infortunio, a Ferrara, ha ricacciato il Napoli nello stesso incubo vissuto nella passata stagione, quando nello stesso periodo, Milik si ruppe l’altro ginocchio. Quella volta, l’intuito di Sarri generò la soluzione Mertens centravanti. Stavolta in organico non c’è un altro Mertens da adattare”.