L’ex ct della nazionale, Cesare Prandelli, attualmente allenatore dell’Al Nasr, ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino, nella quale ha parlato anche de lbig match tra Napoli e Juve, in programma domani sera al San Paolo (ore 20.45), in uno stadio tutto esaurito: “Juventus meno forte rispetto allo scorso anno? In questo momento, l’unica verità è che c’è un Napoli stratosferico che fa sembrare tutti più piccoli di quelli che realmente sono. Napoli diverso? Nella consapevolezza di se stesso. Si guarda allo specchio e si piace. Ma non è solo questo: si piace e ha capito anche di essere una squadra vera. La Champions ha forgiato il carattere di questa squadra, le sfide ad alti livelli ne hanno formato una personalità forte: si vede che i giocatori non hanno paura di niente e nessuno. Assenza Higuain? È un catalizzatore. Ed è per questo che può condizionare certe giocate. Paradossalmente, se non gioca lui la Juve può essere più imprevedibile. Perché Mertens è diventato così forte a 30 anni? Perché il belga è un giocatore che non si pone limiti, che si mette nelle mani del proprio allenatore, che si fida ciecamente di lui, che non ha nessuna voglia di vivere di rendita. Dybala se può diventare il numero uno? I numeri ce li ha. Ma tutto dipende dalle motivazioni che avrà. Se si metterà in testa di poter diventare il numero uno, potrà diventarlo”.
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