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Sarri: “Non dipende tutto da noi, ma non possiamo fare calcoli. Voglio facce di speranza. Non amo la politica sportiva”

admin
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Dopo Allan è toccato al tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, parlare in conferenza stampa in vista del match contro lo Shakhtar Donetsk domani al San Paolo, per la 5° giornata del girone di Champion League.
Partita importante domani, primo scontro diretto da dentro o fuori. Come ci arriva la squadra ed è preoccupato dal fatto che inconsciamente possa essere fatta una scelta tra Campionato e Champions?
La nostra classifica è difficile, abbiamo solo un piccolo spiraglio e dobbiamo sfruttarlo. Non è tutto in mano nostra, ma dobbiamo provarci. Non possiamo fare calcoli. Dobbiamo giocare con grande cuore e anima perché non possiamo rischiare di lasciare la competizione senza aver dato tutto. Lo Shakhtar è pericoloso e inoltre noi saremo costretti a lasciargli molti spazi.
Sulle dimissioni di Tavecchio?
Mi interessa solo ciò che dice Ulivieri, presidente dell’associazione allenatori. A me piace l’aspetto sportivo, non la politica sportiva. No voglio fare polemiche, ma un movimento che non si cura dei campi è come un chirurgo che opera senza strumenti necessari.
Sarebbe il momento per il calcio italiano di scegliere come presidente un uomo di campo?
Bisogna fare scelte di campo più che trovare uomini di campo. A livello di strutture siamo indietro anche a campionati meno importanti. Bisogna fare un discorso ampio ed è riduttivo pensare solo al gran numero di stranieri. Il numero degli stranieri non è poi così alto se messo a confronto con altri campionati. Mi sembra che le nazionali non rispecchiano il movimento calcistico, come l’inghilterra che non è così forte come il calcio inglese. Non bisogna andare dietro luoghi comuni, ma bisogna puntare sulle strutture.
Koulibaly è squalificato. Punterà su Rui?
L’assenza di Koulibaly è importante. Dobbiamo essere convinti dei nostri mezzi per sopperire a questa mancanza. Per Mario bisogna vedere se ha recuperato. Abbiamo ancora due allenamenti da qui alla partita.
Maksimovic o Chiriches per domani?
Vale lo stesso discorso di Mario Rui.
Forse è arrivato il momento che il CT non dev’essere un selezionatore è basta, cioè una sorta di part-time con un club?
Dipende dalla riforma dei calendari. Questo calendario è folle. Si vanno a sconvolgere gli andamenti dei campionati. Si potrebbero togliere le pause per le nazionali e dedicare la fine della stagione solo per questa e quindi ci potrebbe anche essere un allenatore.
Prevede qualche cambio a centrocampo? Un po’ di riposo per Hamsik?
Hamsik è un fuoriclasse assoluto. Può avere periodi dove rende meno. Non è nel suo momento migliore e lo sottolineate sempre. Questo mi spinge a metterlo sempre Quando questa storia finirà gli darò un po’ di riposo.
Per il Napoli in 13 partite 9 gol subiti, gli stessi della Champions. Che sintomo è?
Questo vuol dire che il City è forte. Contro di loro abbiamo giocato due partite su quattro. È dura contro squadre così. Poi nella Champions si segna di più rispetto alla Serie A. Non abbiamo molto da dire, abbiamo preso qualche gol stupido ed evitabile, ma il fatto che si segna tanto fa penare che forse avremmo preso gli stessi gol anche senza il City.
Le inside per domani?
Questa è una squadra forte e parlando con altri allenatori mi è stato detto chi è Fonseca. Non è un gioco banale per un allenatore bravo. Loro bravi sia nelle ripartenze che nel gioco in velocità. Gli dobbiamo dare un po’ di campo vista la situazione di classifica.
Tra le partite perse l’andata con lo Shakhtar è quella che l’ha fatta arrabbiare di più?
C’è stato un errore di valutazione da parte di tutti. È molto seguita e perdere con questa squadra ci sta. Ci abbiamo messo anche del nostro, ma loro mettono in difficoltà con il loro gioco e lo faranno anche domani. Bisogna però segnare.
Chi toglierebbe allo Shakhtar domani?
A me piace vincere, ma anche divertirmi. Non gli toglierei nessuno. Spero di divertirmi parecchio e di farlo di più alla fine. Il più pericoloso potrebbe essere Tyson, ma sono tanti i giocatori di alto livello a disposizione, come Fred, un giocatore da grande squadra sicuramente vista la giovane età.
Come arriva la squadra fisicamente?
La squadra arriva con la migliore condizione fisica da tre anni. La partita con il Milan sembrava sottotono, ma in realtà i dati statistici confermano la migliore prestazione da tre anni. Nel secondo tempo abbiamo perso le distanze e questo ha fatto consumare molte energie. Ogni tre giorni poi diventa sempre difficile perché non sempre si recupera al massimo. Chi è più stanco sarà alternato, ma ci sono alcuni che non possono essere tolti. Questo accade a tutte le grandi squadre. Dobbiamo scendere in campo con faccia di speranza perché abbiamo ancora qualche possibilità.

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