E’ iniziato tutto da Roma: 4 marzo 2017, ventisettesima di ritorno. Il Napoli espugna l’Olimpico battendo i giallorossi 2-1, con doppietta di Mertens e parate decisive di Reina nel finale di gara. Da allora gli azzurri non si sono fermati più: undici vittorie fino al termine del campionato a cui vanno aggiunte le sette di questo inizio di stagione. Diciotto vittorie di fila, prima di ritornare all’Olimpico nella gara che inaugura il trittico di big match – contro Manchester City e Inter – in soli 7 sette giorni.
Un cerchio che si chiude, con la Roma di nuovo sulla strada azzurra prima di aprirne un altro. Partita decisiva un anno fa, – si rischiava di perdere il treno per il secondo posto – partita decisiva ora. Non per il campionato, il che sarebbe assurdo dato che siamo agli inizi, ma per il significato che racchiude in se. Con filotto di vittorie realizzato lo scorso anno e con il gioco che sempre accompagnava le prestazioni partenopee, Sarri e Co. hanno cominciato a maturare l’idea che forse, in fondo, le possibilità per competere, o vincere, fossero reali. Ci si lasciò a fine anno con la promessa di provarci, promessa per ora mantenuta, come dimostrano le 7 vittorie di fila.
E ora, mentre si è sul più bello, in testa alla classifica, arriva il difficile. La Roma è un’altra pretendente al titolo e batterla, significherebbe dare un segnale forte al campionato, farebbe capire che il Napoli questa volta c’è, fino in fondo, niente fuochi di paglia per poi lasciare il posto alla Juventus. Senza tralasciare la forza, mentale e non, che una vittoria all’Olimpico può trasmettere per affrontare le successive gare. Contro i giallorossi gli azzurri testeranno la loro forza, la voglia di vittoria, la capacità di saper affrontare le partite fondamentali, che poi sono quelle che, se vinte, ti spingono verso lo scudetto. Tutto ricomincia da Roma, proprio come un anno fa.