Da pochi apprezzato, da molti contestato. L’operato di Aurelio De Laurentiis, alla guida del Napoli dalla stagione 2004/05 (anno della ripartenza del club dalla Serie C), è spesso l’oggetto di discussione da parte dei tanti tifosi azzurri. Alla fine di ogni stagione, o di ogni sessione di mercato, il non raggiungimento di un obiettivo o il mancato acquisto di “quel giocatore” dividono la piazza azzurra intorno alla figura del numero 1 azzurro.
Eppure, guardando i numeri e l’andamento sportivo della Ssc Napoli, incontestabile sembra essere Aurelio De Laurentiis. Il Napoli, rispetto alle grandi società che possono contare su introiti maggiori, si è, nel corso del tempo, stabilmente piazzato in Europa; ha comprato grandi calciatori e fatti diventare tali tanti altri; è riuscito a portare a casa diversi trofei.
Ecco il grafico della Ssc Napoli rappresentato da Sky Sport:
Una sola stagione sotto le aspettative (il 12° posto nell’ultimo anno di Reja) dopodichè: un intertoto e l’accesso ai gironi di Coppa Uefa perso contro il Benfica dopo il primo anno di Serie A, tre volte al terzo posto, due volte al secondo (entrambe le volte gli azzurri si sono giocati lo scudetto fino alla fine) ed un quinto posto.
Dulcis in fundo: 2 Coppe Italia vinte e una Supercoppa. Un percorso sicuramente eccezionale se si considera la crescita di una società, ripartita dalle ceneri della Serie C, in così poco tempo. Un quasi miracolo sportivo se si guarda soprattutto all’aspetto economico: il Napoli, infatti, resta una, se non l’unica, delle squadre con un bilancio in attivo. Un calcio spettacolare, un’identità europea e una rosa che distrugge, a suon di gol, record su record. Ora manca soltanto la ciliegina sulla torta, a compimento di un decennio percorso ad alti livelli.