La domenica calcistica vedrà il Napoli affrontare il Cagliari nel lunch match – il primo per gli azzurri – delle 12.30, settima giornata di campionato. Sulla carta partita facile da pronosticare, ma come spesso accade, il campo può regalare delle sorprese se si sbaglia l’approccio contro chiunque, soprattutto contro una squadra che in passato ha creato più di qualche problema al Napoli. Anche in nome di quella rivalità tra le due tifoserie nata nel 1992 – quando Daniel Fonseca passò dai sardi ai partenopei – e inaspritasi nel 1998 quando al San Paolo si svolse lo spareggio tra Cagliari e Piacenza e lo stadio si schierò per gli emiliani. Quella partita si concluse con la retrocessione in B per i rossoblu.
Exursus storico a parte, gli azzurri domani hanno l’occasione di aggiornare il record delle sei vittorie consecutive dall’inizio del campionato e di rimanere per qualche ora da soli in testa alla classifica. Ore che possono trasformarsi in settimane, vista la pausa per le Nazionali con la ripresa del campionato il 14 ottobre, e considerata la trasferta difficile della Juventus, impegnata a Bergamo contro l’Atalanta. Che i bianconeri siano una corazzata difficile da fermare non ci sono dubbi, ma quello degli orobici resta un campo difficile su cui giocare: la squadra di Gasperini non è più una semplice sorpresa, ma una certezza, testimoniata anche dall’ottimo rendimento europeo finora ottenuto, grazie alla vittoria per 3-0 contro l’Everton di Rooney e il pareggio in Francia per 1-1 contro il Lione.
A ciò si aggiunge anche il big match della 18 tra Milan e Roma, partita che toglierà punti a una delle due squadre in lotta per i primi posti della classifica. Possibilità della testa solitaria della classifica e possibile allungo su alcune pretendenti al titolo sono motivazioni più che sufficienti ad affrontate il Cagliari più che concentrati. Senza dimenticare che alla ripresa del campionato gli azzurri affronteranno il mini terribile tour con Roma, City e Inter. Meglio fare ora più punti possibili.
