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Mertens “risparmiato” per il campionato: e se Sarri volesse puntare tutto sullo Scudetto?

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E se Sarri avesse deciso di dare priorità al campionato? E se tra sfida scudetto e percorso Champions avesse puntato sulla prima chance? E’ la domanda che si pone Francesco De Luca, capo dello sport della redazione de Il Mattino. È un «sospetto» che emerge dopo aver visto il Napoli a Charkiv, dove gli azzurri hanno disputato una delle loro peggiori partite da quando in panchina c’è questo allenatore che ha saputo dare un gioco, una compattezza e un’anima. Non si può rinunciare a cuor leggero a Mertens, al momento il vero intoccabile della squadra, e ad Allan. Sono fondamentali per attacco e centrocampo e la conferma era arrivata a Bologna, pochi giorni prima della partita contro lo Shakhtar Donetsk. Se il belga e il brasiliano nella prima di Champions partono dalla panchina, giocando poi bene rispettivamente per 30’ e 25’, qualcosa non quadra. Legittimo il turnover, ma è difficile pensare che quelle di Sarri siano state «sviste». Si può allora ritenere che abbia deciso quella formazione per stimolare chi fa panchina – Milik, Diawara, lo stesso Zielinski, che pure ha un alto minutaggio – e per affrontare con la formazione base il trittico di campionato: il derby col Benevento tra due giorni al San Paolo, poi le trasferte in casa di Lazio e Spal nella prossima settimana. E se allora Sarri avesse puntato sul campionato?

Una sensazione, magari una provocazione. Ma se il Napoli ha avuto un alto rendimento nella scorsa stagione (la sconfitta in Ucraina è arrivata dopo sei mesi: ultimo ko il 7 marzo al San Paolo nel secondo match contro il Real Madrid) è stato anche perché il tecnico ha saputo fare scelte oculate, cominciando a sfruttare quelle risorse che De Laurentiis gli ha messo a disposizione un anno fa, anzitutto a centrocampo. Sa per primo che c’è una differenza tra Milik e Mertens perché il belga ha le chiavi dell’attacco da quasi un anno, cioè da quando il tecnico decise di accantonare Gabbiadini – prima soluzione per sostituire il polacco infortunatosi in nazionale – e di puntare su Dries, il falso 9 che è riuscito a segnare più di Higuain nello scorso campionato. Se mercoledì ha tenuto fuori il belga per un’ora in una partita in trasferta contro un’avversaria di livello, è perché ha ritenuto che fosse quello il momento di far tirare un po’ il fiato a Mertens, salvo poi inserirlo per tentare col 4-2-3-1 la rimonta, quasi riuscita perché proprio Arek ha segnato su rigore e ha sfiorato nel finale il pareggio. La Champions è esaltante. Accende luci intense sulle squadre, trasmette allegria alle tifoserie, consente ai club di fare ottimi incassi. Ma l’occasione scudetto è troppo importante per il Napoli, che non vince il tricolore da 27 anni.

Fonte: Il Mattino

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