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Il Mattino – Napoli mai sconfitto nella prima gara di Champions: Milik scalpita, Hamsik resta titolare

admin
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Domani si apre la quarta partecipazione del Napoli alla Champions League, la seconda per Maurizio Sarri che, con il suo gioco, ha guadagnato il rispetto di tutta Europa ed è già ora di desiderare di andare ben oltre gli ottavi di finale conquistati nella passata edizione nel più importante (e ricco) torneo mondiale per club. Il Napoli non ha mai perso nella prima giornata della fase a gironi (1-1 con il Manchester City nel 2011; 2-1 al Borussia Dortmund nel 2013 e 1-2 lo scorso anno a Kiev). Non cambierà molto la formazione rispetto a Bologna. Né cambierà di un millimetro pelle, filosofia e mentalità per sentirsi più europeo. Ritornano le notti di Coppa, brividi, ricordi e si scalda Milik, l’eroe di Kiev dodici mesi fa con una doppietta. E visto che si torna in Ucraina, con molta probabilità toccherà a lui mettersi al centro del tridente delle meraviglie nella notte di Charkiv, pochi chilometri dal confine con la Russia.

La missione Shakhtar è iniziata ma che il Napoli sia cresciuto lo si capisce anche dall’atmosfera della vigilia: a lungo ha prevalso l’atmosfera della festa, delle Cenerentola al gran ballo dei debuttanti, ora invece l’impressione è che il Napoli possa recitare ogni volta il ruolo del protagonista. Se non del favorito. Secondo l’edizione odierna de Il Mattino non centrare la qualificazione alla fase a eliminazione diretta sarebbe un piccolo flop. Perché le aspettative sono tante. Anche se il girone è facile solo a prima vista: lo Shakhtar Donetsk, il Feyenoord e il Manchester City comandano nei loro campionati, esattamente con il Napoli nel suo.

Sarri nella scelte di domani sera partirà da alcune certezze: Hamsik, per esempio, nonostante le difficoltà verrà confermato. Ma l’impressione è che possa scattare il ballottaggio tra Milik e Mertens, con il polacco in campo dal primo minuto. Difficile poter accantonare Allan, viste le condizioni mostrate a Bologna. Quindi l’altro cambio potrebbe riguardare la staffetta tra Diawara e Jorginho in cabina di regia. L’italo-brasiliano è vero che ha patito al Dall’Ara gli intralci di Di Francesco e Palacio nella linea di collegamento, ma è anche vero che ha mostrato un ritmo blando, forse condizionato dai pochi giorni di allenamento nelle gambe. Chiriches, che ha rimediato una lussazione alla spalla, lascerà posto al ritorno di Albiol dal primo minuto. L’esclusione dello spagnolo domenica sera ha lasciato un po’ perplessi ma probabilmente era dettato dall’esigenza che a 32 anni va un po’ dosato.

Fonte: Il Mattino

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