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Ugolini (ex preparatore Shakhtar): “Sarri ha molti punti in comune con Lucescu”

admin
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Ai microfoni di Radio CRC è intervenuto l’ex preparatore dello Shakhtar Donetsk, Massimo Oscar Ugolini, oggi allenatore.

Della sua esperienza in Ucraina e della sua ex squadra ha detto: “Sono stato 9 anni in Ucraina, ai tempi della guida Lucescu, lì la filosofia è molto semplice, il presidente è un oligarca, era l’uomo pià ricco d’Ucraina e vuole solo vincere, cosa che è rimasta intatta anche dopo la nostra partenza. Vogliono ben figurare in Europa, hanno mantenuto tutti i giocatori che avevamo noi due anni fa quando siamo arrivati in semifinale di Europa League, hanno due-tre ucraini in più che erano in prestito e ora sono ritornati alla base e che sono Nazionali. Lo Shakhtar è una squadra abituata a giocare la Champions, a parte lo scorso anno quando hanno perso i preliminari dopo 12 anni, ma poteva starci dopo il cambio di guida tecnica. Ripeto l’ossatura è identica, non va sottovalutata altrimenti si perde, è di gran lunga superiore alla Dinamo Kiev, hanno giocatori di esperienza come Bernard, e Srna, che a 35 anni è ancora un motorino a destra e calcia benissimo le punizioni, anche se poi non hanno grandi saltatori, e 7 Nazionali ucraini. Tuttavia la guerra e la crisi hanno un po’ abbassato il livello del campionato, questo potrebbe favorire il Napoli. Per quanto riguarda lo stadio sono tre stagioni che non giocano a Donetsk, sono abituati, ci sarà un’atmosfera favorevole allo Shakhtar, il problema sarà giocare poi a Napoli perché non sono affatto abituati a giocare davanti a 60mila persone.

Su Sarri e il confronto con Lucescu, ha aggiunto: “La scuola italiana resta la migliore al mondo, Sarri ne è uno degli esponenti più nuovi, è affascinante la sua storia, anch’io non ho giocato a calcio a livelli professionistici, quindi per me è un’ispirazione viva, anche perché è tra i più preparati. Analogie con Lucescu? Hanno molti punti in comune soprattutto nelle dinamiche offensive, mentre in fase di non possesso sono diversi, Sarri gioca più di reparto, Lucescu rompeva i reparti giocando a uomo nella zona”.

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