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Spalletti: “Partiamo da -24 rispetto al Napoli, squadra perfetta che non ti ridà mai il pallone”

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L’allenatore dell’Inter Luciano Spalletti in visita alla redazione della Gazzetta dello Sport. Ecco alcune delle sue dichiarazioni: “Ci si aspettava un mercato differente, è vero, mi ero convinto anche io di poter fare il cuoco con certi ingredienti. Ma oggi sono soddisfatto al 100%. Quando a Riscone dissi che mi erano state fatte delle promesse e che avrei detto tutto se non fossero state mantenute, il mercato non era completo e soprattutto non conoscevo ancora tutti i giocatori. Partiamo da -29 rispetto alla Juve, -25 dalla Roma e -24 dal Napoli. Ci servono 7-8 vittorie in più in questo campionato. Bisogna migliorare tutti, ma ho in mano una squadra perfetta, e ve lo faremo vedere. Abbiamo preso gente che faceva al caso nostro”.

Inter forte soprattutto a centrocampo: “Ci aiuta l’intercambiabilità. Tutti sanno fare tutto. A me piace il folto che ruota molto là dietro a Icardi. In campo bisogna correre, voglio il calcio non di posizione: io vengo da te, tu vieni da me. Si lavora così, in blocco, da squadra, come fa il Napoli. A turno i nostri centrocampisti faranno il Nainggolan o il Vidal. Ho cinque ottimi giocatori per tre posti. Borja alla Pirlo è l’ideale, gli altri possono e devono fare un po’ di tutto. Sono poi affezionato di più a chi sa accettare ruoli marginali in un determinato momento. Mi piace per esempio Joao Mario, ultimamente decisivo partendo dalla panchina. Ha mostrato un certo caratterino da leader, sa aggredire il mediano avversario, da trequartista lo fa bene, e contro la Spal giocherà lui”.

Sulla griglia Scudetto: “Noi vogliamo vincere il più possibile, ma in tante la pensano così… Parlare delle rivali un pò scoccia perchè poi per alcuni colleghi sembra che tu gli voglia mettere pressione addosso. La Juventus ha effettivamente qualcosa in più sotto l’aspetto materiale e umano ma poi ci sono realtà come quella di Napoli dove si esibisce un gran calcio, un calcio totale, fatto di densità ovunque che è un valore che gli viene universalmente riconosciuto. Juve e Napoli sono le più attrezzate. Il Napoli è perfetto, anche perché è capace di giocare molto corto ma allo stesso tempo sa cercare improvvisamente la profondità. Ti prende la palla e non te la ridà più. La Roma ha scocca e motore molto forti e il miglior centrocampo. Non trovando spazio con “mostri” come Nainggolan (le cui vampate impediscono all’avversario di avviare l’azione), De Rossi e Strootman, anche uno di talento come Gerson ha finito col perdere un po’ di fiducia”

La differenza di rendimento tra club e Nazionale di Insigne? “Il Napoli è matematico, quindi è più facile andare a memoria. All’inizio infatti lui stesso faceva fatica, mentre ora con la quadratura funziona bene”.

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