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Atletica, Bolt fallisce i suoi ultimi 100 metri: vince Gatlin

Alessandro Scognamiglio
Alessandro Scognamiglio
2 Min di lettura

Usain Bolt non è più il re, viva il re. Il nuovo-vecchio re, il 35enne Justin Gatlin, oro dei 100 metri già alle Olimpiadi 2004 e ai mondiali di Helsinki del 2005, vince lontano dalle pressioni che tante volte lo avevano condizionato al cospetto del giamaicano, imponendosi in 9.92 (vento 0.8) dopo una portentosa rimonta sullo stesso Bolt e soprattutto sul connazionale Christian Coleman, il migliore allo start e ripreso solo alla fine, argento in 9.94.

Per Bolt, partito ancora una volta in maniera non ottimale, il tentativo disperato di prendersi l’ultimo oro dei 100 metri di una carriera senza eguali (sarebbe stato il quarto su questa distanza), ma il Bolt di oggi non era l’imbattibile astro dell’ultimo decennio. La sconfitta, l’ex dopato Gatlin gliel’ha resa più dolce, inchinandosi dopo il traguardo per rendergli omaggio. Il lungo abbraccio e il parlottare sorridente tra i due è stata una bellissima immagine che pone fine a una competitività, dura e non priva di tensioni in passato, ora semplicemente sportiva. Bravi tutti e due, bravo Coleman, bravi tutti. Bravo anche Bolt, che corre la finale più lenta della propria carriera, un 9″95 che comunque eguaglia il suo miglior 100 dell’anno. Questa finale dice anche che gli Usa tornano a far doppietta sui 100 metri dopo sedici anni. Ai mondiali non succedeva dall’edizione di Edmonton 2001. E’ la prima medaglia di bronzo per Bolt dopo gli 11 ori e i 2 argenti conquistati nelle precedenti edizioni iridate.

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