Come evidenzia l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, s’è presentato con una battuta, Maurizio Sarri, alla conferenza di presentazione dell’Audi Cup insieme a Diego Simeone, Jurgen Klopp e Carlo Ancelotti, ed ha esordito con una battuta: «Scusatemi, ma io mi sento un intruso tra questi tre grandi allenatori. Loro hanno vinto tantissimo». Nonostante l’emozione visibile sul suo viso, il tecnico non perde mai la verve tipica dei toscani.
In due anni la sua carriera ha avuto un’ evoluzione inimmaginabile. Dalla salvezza con l’Empoli, alle notti magiche in Europa con il Napoli, il toscano ha conquistato la stima di mezzo mondo, Laurent Blanc del PSG ha dichiarato pubblicamente di ispirarsi al suo Napoli, ha stracciato tutti e vinto la panchina d’oro e il premio Bearzot, quest’anno”. La sua voluttuosa e “verticale” idea di gioco ha varcato i confini, s’è diffusa in tutta Europa e si è spinta sino al Bernabeu di Madrid, palcoscenico numero uno del calcio che conta, in un ottavo di finale di Champions League di una notte di metà febbraio. Il suo Napoli è un piacere per gli occhi. E non solo nel nostro campionato, anche in Europa.