Ci ha provato Gonzalo Higuain a sfidare il presidente del Napoli Aurelio Di Laurentiis. Lo ha fatto quella notte al San Paolo indicandolo col dito, guardandolo con tono di sfida, affermando “Es tu colpa” a denti stretti. Tanta rabbia accumulata che è scaturita in una nuova sfida al presidente, questa volta in tribunale. Una sorta di vendetta personale, solo così può essere definito ciò che ha fatto, o meglio provato a fare, l’attuale attaccante della Juventus. Il Gonzalo furioso non ha però fatto i conti con la realtà: non si può accusare qualcuno senza un briciolo di prova. Un piccolo dettaglio che è sfuggito all’argentino ed ai suoi legali apparsi in questa causa più spaesati di quanto lo fu in campo il calciatore nella notte di Cardiff. Prima la richiesta di 680 mila euro, poi quadruplicata a 2 milioni e mezzo, poi infine un risarcimento generico, senza specificare le cifre. Cambiamenti in corso d’opera che stavano a significare solo una cosa: il signor Higuain dal Napoli non doveva avere nemmeno un euro, del resto nemmeno lui era a conoscenza della cifra che millantava di dover ottenere e si sarebbe accontentato anche di un risarcimento simbolico, giusto per dire: “De Laurentiis ti ho battuto”. Alla fine ha trionfato la giustizia. Le richieste dell’argentino erano infondate ed oltre il danno la beffa con la condanna a pagare 50 mila euro di spese processuali. Una vera e propria figuraccia per Higuain che avrebbe probabilmente fatto meglio a risparmiarsi tutto ciò. Alla fine a sorridere è De Laurentiis, accusato e trionfante, che per l’ennesima volta ha dimostrato di essere più forte.
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