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De Laurentiis: “Arriverà un grandissimo attaccante. Lunedì vi do una notizia”

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Aurelio De Laurentiis è tornato a Napoli. No, nessuna “gita” al San Paolo in programma. Destinazione Hotel Vesuvio invece, laddove Di Lorenzo ha firmato il contratto che lo legherà agli azzurri. L’esterno che arriva dall’Empoli è il primo acquisto ufficiale di questa sessione estiva di mercato, la prima stretta di mano da parte del presidente partenopeo: “E’ un bravissimo terzino che stavamo verificando – le sue parole rivolte ai giornalisti presenti – quando giochi in squadre apparentemente minori, devi per forza avere un senso di responsabilità eccezionale, perché sei costretto a combattere fino alla fine e a farlo non ad armi pari. Di Lorenzo è un validissimo acquisto”.

E se De Laurentiis è pronto a festeggiare i 60 anni di Ancelotti, non può comunque sottrarsi a qualche considerazione in merito a Sarri, fresco vincitore dell’Europa League ma soprattutto serio candidato a sedere sulla panchina della Juventus:“Se è l’acquisto giusto? Questo non potei mai dirlo, non sono Agnelli. Lui è uno che conosce perfettamente la sua società, sa benissimo dove vuole andare, è il miglior giudice possibile per decidere il prossimo allenatore. Poi c’è anche il Milan, c’è anche la Roma, il Milan, la Fiorentina, la Lazio. Quindi sono in parecchi a dover scegliere. Chi lo sa come andrà a finire”.

Intanto lui si tiene strettissimo Carlo Ancelotti: “Io sono monogamo – lo sapete – se trovassi l’allenatore funzionale al processo di crescita lo terrei a vita, perché così sarebbe tutto più facile, più semplice e l’evoluzione diventerebbe costante. Ancelotti fino ad ora si è dimostrato un compagno di viaggio esemplare, una persona elegante, colta, simPatica. Si può parlare di tutto con lui, non solo di calcio. Abbiamo in comune molti valori, fra cui quello dell’amicizia e del rispetto, due aspetti che ci vogliono nell’ambiente di lavoro e nel calcio, laddove tutti ti danno pacche sulle spalle ma poi sono pronti a tradirti quando meno te lo aspetti. Il primo anno è servito ad Ancelotti per respirare il clima italico che aveva abbandonato da tanto. E’ stata una grossa esperienza per lui, una grande messa a punto di conoscenza. Poi ha dovuto far giocare anche tutti quei giocatori che con Sarri non avevano mai giocato. Ha dovuto capirli, valutarli. Noi abbiamo ameno sei-otto giocatori fuori, in prestito. Durante il ritiro estivo avremo delle belle verifiche da dover fare e poi bisogna trovare un grandissimo attaccante”.

Fonte: Sky Sport
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