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VIDEO – Sarri: “La qualificazione non è nelle nostre mani. In Ucraina non eravamo al 100%. Non chiamerò Guardiola”

admin
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Maurizio Sarri in conferenza stampa è soddisfatto per il 3-0 maturato con lo Shakthar ma al tempo stesso torna sulla terra ammettendo che non è ancora fatta per la qualificazione agli ottavi: “C’è ancora un turno da superare e purtroppo non è in mano nostra nonostante la vittoria di stasera. Quello che possiamo fare ora è andare a Rotterdam, lottare, vincere e poi aspettare e sperare. Lo Shakthar è una squadra forte e per fortuna siamo riusciti a metterli in difficoltà nel fraseggio per venire a capo della partita, aggredendoli alti. Però restano una squadra molto forte”.

Lorenzo Insigne sembra aver raggiunto una dimensione da grande calciatore. Sarri però si sofferma anche su altri singoli: “La dimensione di Lorenzo Insigne negli ultimi tre anni è veramente qualcosa di straordinario. Ho detto che ci sono calciatori che non partecipano alle rotazioni, perchè non possono partecipare, e Lorenzo è uno di questi. Anche Zielinski ha fatto una grande partita nel ruolo di Lorenzo, tant’è che ha fatto gol anche se ne aveva sbagliato uno clamoroso poco prima. Stasera però vorrei soffermarmi sulla prestazione di Christian Maggio, un calciatore ed un uomo che ha dimostrato di avere dei valori importanti visto che ha fatto una gran prestazione nonostante era da molto che non giocava”.

Una telefonata a Guardiola prima di City-Shakthar? “Non gliela farò perchè lui per mentalità è uno che gioca sempre e comunque. Contro lo Shakthar giocherà una partita di grande livello. Per noi bastava vincerle tutte ed è questo l’unico rimpianto perchè anche all’andata hanno dimostrato di essere una squadra molto forte. Noi stasera siamo stati bravi a contrastare le loro accelerazioni e poi smorzare il loro palleggio. Ad inizio settembre non eravamo al 100% e contro queste squadre, se non sei al 100%, perdi. Anche il City a Manchester ha fatto il 2-0 soltanto al 90′ contro lo Shakthar…”.

Contro lo Shakthar nel secondo tempo una netta inversione di tendenza: “A parte qualche aggiustamento dal punto di vista tattico, per batterli ci voleva grande aggressività per spezzare il loro palleggio e dare alla partita un certo ritmo che poi avrebbe potuto farli soffrire. Quello che è cambiato nel secondo tempo è la grande accelerazione e determinazione messa in campo dai centrocampisti, anche Hamsik ha cominciato a girare meglio e se torna a fare bene lui son dolori per tutti. Anche la difesa si è comportata bene”.

Mario Rui ha giocato esterno alto nell’ultima parte di gara: “Mario è un giocatore che ha grande qualità nella gestione del palleggio e nel finale di queste partite può fare, non dico l’attaccante esterno, ma perlomeno l’esterno alto di un centrocampo a cinque così come si era sviluppato in quest’ultima fase della partita. Utilizzarlo in quella posizione è una soluzione proponibile in futuro ma dipende dalle situazioni”.

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