Negli anni addietro gli orologi “sportivi” non godevano di grande fama. Ingombranti, con un diametro di 36 millimetri quando invece quelli eleganti erano di 33, e realizzati in genere con metalli non nobili. Sembravano essere i fratelli minori dei modelli nei quali i produttori versavano tutta la propria arte meccanica. Oggi basta guardarli per capire come siano cambiate le cose. Consideriamo ad esempio il Lange 31: il diametro molto ampio e il quadrante grigio qualificano come sportivo questo raffinato orologio. Straordinaria l’autonomia di 31 giorni ottenuta attraverso una molla di incredibili proporzioni, che va ricaricata con l’aiuto di uno specifico strumento. Ma va ricaricata solo una volta al mese.
Eleganza informale per il Baume & Mercier Clifton Club, un camaleontico orologio subacqueo che, specialmente nella versione con quadrante bianco, pone l’accento su una linearità in grado di affrontare anche occasioni piuttosto mondane. Si tratta di un orologio che sarà a proprio agio in immersioni impegnative.
Bell & Ross ha posto particolare cura nella progettazione della propria collezione sportiva vintage. In questo caso i colori, nero e antracite, restano quelli tipici degli orologi sportivi mentre gli aspetti eleganti derivano dall’impostazione estetica ispirata a un passato non troppo lontano e dalla cura dei dettagli, che coinvolgono anche aspetti tecnici come la chiusura a vite dei pulsanti crono e la particolare bombatura del vetro zaffiro.
Richard Mille quando ha deciso di realizzare un orologio per Mutaz Essa Barshim, il campione di salto in alto nato in Qatar e fresco oro mondiale, ha cominciato subito a lavorare su materiali che rendessero solido e leggerissimo l’orologio. La cassa in carbonio colorato, il movimento meccanico a carica manuale, il cinturino in fibra di kevlar tessuta elasticamente per eliminare la necessità della fibbia, hanno consentito di produrre un orologio dal peso che supera di poco i 30 grammi. (Foto copertina)