L’organico del Napoli, così come quello di tutte le squadre più importanti del calcio europeo, è piuttosto ampio ed è per questo motivo che in occasioni degli appuntamenti nelle competizioni continentali anche Maurizio Sarri si ritrova a dover lasciare in tribuna diversi elementi perchè per la UEFA vige ancora la regola della panchina a 7 e non a 12 com’è da qualche anno in Italia (grazie ad una proposta proprio di De Laurentiis). Così Sarri ieri ha dovuto giustificare le esclusioni di Ounas e Mario Rui, gli unici due volti nuovi della stagione azzurra, dal preliminare col Nizza: “Questa era una partita ad altissimo rischio di calo a centrocampo. Sapevo di dover sostituire i due interni ed avevo anche qualche dubbio sul centrocampista centrale. Io devo fare un pensiero sulla logica della partita e non sulla base di un episodio che potrebbe accadere a 15′ dalla fine”.
Oltre ai due nuovi erano stati esclusi anche Giaccherini, Maksimovic e Rafael mentre Tonelli, Pavoletti, Zapata e Strinic non sono stati inseriti nella lista UEFA. Ma Sarri ha approfittato per lanciare un chiaro messaggio di riforma al massimo organismo di calcio continentale: “A tal proposito mi sembra anacronistico che l’UEFA continui a mantenere la lista a 18 senza allargare la panchina così come mi sembrerebbe doveroso introdurre la quarta sostituzione nei supplementari”.